Enti locali

Partinico, addio all’assistenza domiciliare agli anziani: Comune perde 130 mila euro

Il Comune di Partinico dice addio a 130 mila euro. Un bel pacco di soldi che erano destinati alle cosiddette fasce deboli, per l’esattezza agli anziani, e che non sono stati impegnati per tempo. Proprio per questo motivo l’assessorato regionale alla Famiglia ha intimato e ottenuto la restituzione dei fondi che erano stati concessi a suo tempo al Comune per far partire le attività.

Parliamo dell’Adi, l’assistenza domiciliare integrata, che spetterebbe agli ultrasessantacinquenni che hanno difficoltà deambulatorie e necessitano quindi di un’assistenza domiciliare per l’appunto. Qualcuno che, opportunamente formato, si rechi in casa loro e li assista per un certo numero di ore al giorno. Tutto l’iter burocratico è partito con grave ritardo da parte degli uffici municipali: il 4 dicembre del 2018 la Tesoreria regionale aveva messo a disposizione la somma per il Comune di Partinico, così come per tutti gli altri enti locali, ed il successivo 31 dicembre veniva incamerata la somma dall’ente locale.

Il 4 marzo successivo, però, la stessa Regione scriveva al Comune chiedendo la restituzione delle somme semplicemente perchè non erano mai stati spesi. Da qui parti la revoca dell’impegno di spesa del dicembre scorso: “Il Servizio Adi – scriveva la Regione – non è stato avviato nel rispetto dei tempi prescritti dal ministero dell’Economia”. In tutta questa manovra c’entra eccome il governo nazionale dal momento che parte di queste somme arrivano proprio dalle casse dello Stato.

Da marzo ad oggi il Comune di Partinico non aveva dato segno di vita, nel senso che non aveva mai restituito queste somme. Lo scorso ottobre la Regione era dovuta tornare alla carica sollecitando la restituzione dei soldi e addirittura minacciando che se non lo avesse fatto entro 15 giorni sarebbe stato inviato un commissario ad acta per il recupero. Risposta che è arrivata in questi giorni dal Settore 2 Servizi alla comunità e alla persona che ha finalmente disposto la formale restituzione della somma: per l’esattezza 130.284 euro.

“Verificherò personalmente cosa è accaduto e perché – afferma il commissario straordinario del Comune, Rosario Arena -. Se qualcuno ha sbagliato all’interno degli uffici è giusto che paghi, far perdere delle somme in questo modo e per di più a discapito di una collettività bisognosa è terribile”. Non è la prima volta che gli uffici ai Servizi sociali finiscono nell’occhio del ciclone.

Non è per nulla un mistero che diverse volte ci sono state delle fortissime frizioni tra lo stesso commissario e il capo settore Nunzio Lo Grande, quest’ultimo solo di recente spostato in questo settore dopo aver a lungo guidato altri uffici come l’Ambiente, la Manutenzione e i Lavori pubblici, considerando anche le sue competenze dal momento che è un ingegnere.