Primo piano

Partinico, l’ultimo saluto per Totino Palazzolo, la lettera del fratello, dolore e lacrime per la comunità(VIDEO)

[fvplayer id=”83″]
Partinico, i funerali di “Totino” Palazzolo: la maglia del Partinicaudace sul feretro, il parroco piange

E’ toccante l’ultimo saluto a Salvatore Palazzolo, 21 anni, da tutti chiamato “Totino”, morto sabato notte a Partinico in seguito ad un incidente autonomo in via Matteotti in sella alla sua moto, una Vespa 125. Nella gremitissima chiesa del Santissimo Salvatore questo pomeriggio persino il parroco, don Carmelo Migliore, si è commosso e durante l’omelia si è dovuto fermare più volte. Conosceva personalmente la vittima, raccontando l’aneddoto che proprio Totino e gli altri giovani che frequentavano la parrocchia gli erano stati “consegnati” dal suo predecessore, padre Gaetano Chimenti.

Una sorta di piccolo tesoro da dover portare avanti e far crescere all’interno della comunità. Una crescita che però per Totino si è dovuta fermare nel fior fiore della giovinezza: “La morte di un ragazzo lascia increduli, sbigottiti, storditi tutti quanti – ha detto il sacerdote – ma siamo chiamati a cercare un senso perchè altrimenti facciamo dire alla morte fisica l’ultima parola. No, per noi cristiani la morte non può essere l’ultima parola. Ricordo la sua gioia e voglia di vivere, era pazzo per il calcio e guai a chi gli toccava gli amici. Totino, dal paradiso veglia su questi tuoi amici, su ciascuno di loro, perchè tu ora hai una responsabilità: dalla gloria dell’eternità proteggere ciascuno di noi. Non ti dimenticare di noi e non dimenticare questa nostra parrocchia che ti ha visto crescere”. A conclusione della cerimonia ha parlato anche il fratello di Totino, Gaetano, che ha ammesso le sue fragilità e dell’intera famiglia con l’assenza del giovane al loro fianco. Un’assenza che già si fa sentire pesante come un macigno. Sopra la bara una maglia del Partinicaudace, squadra di calcio di Promozione in cui Salvatore Palazzolo era tesserato, con tutte le firme di dirigenti e compagni di squadra. Questi ultimi hanno voluto portare a spalla il feretro, questo è stato il loro modo per salutare l’amico prima del calciatore.