Ambiente

Partinico, periferie ridotte a discariche: l’Asp segnala l’emergenza ambientale

Allarme rosso nelle periferie di Partinico sempre più assediate da discariche abusive di ogni tipo. Non solo rifiuti solidi urbani ma anche speciali e pericolosi come copertoni ed elettrodomestici, in un caso addirittura persino abbandonata la carcassa di un pesce di grossa taglia. L’ufficio di Epidemiologia e sanità pubblica dell’Asp 6 di Palermo ha evidenziato che esiste un’emergenza igienico-ambientale.

Il commissario straordinario del Comune Rosario Arena al lavoro con gli uffici del Settore Ambiente per verificare l’ipotesi di emanare l’ordinanza sulla base dell’articolo 191 della legge del 2006. In questo modo si può fare ricorso temporaneo a forme, anche speciali, di gestione dei rifiuti, anche in deroga alle disposizioni vigenti, come ad esempio “la requisizione in uso degli impianti”.

Strumento che permetterebbe in buona sostanza al Comune di poter aver a disposizione delle piattaforme dove poter smaltire la quantità sufficiente della frazione umida del rifiuto. Difatti al momento, dopo una crisi durata all’incirca un mese che non ha permesso di scaricare per nulla la frazione organica, solo nelle ultime due settimane si è ripreso a scaricare ma solo parzialmente:

“La piattaforma Raco del catanese – afferma Arena – ci ha autorizzati soltanto per 40 tonnellate settimanali quando invece a Partinico se ne produce il doppio. Avevamo avuto inizialmente rassicurazioni su 60 tonnellate ed invece così non è stato. La situazione diventa difficile e per questo nelle prossime ore mi confronterò con funzionari e responsabile di Settore per capire il da farsi. Non escludo infatti il ricorso all’ordinanza attraverso l’articolo 191, con il coinvolgimento di prefettura e Regione perchè noi come Comune non abbiamo mezzi e strumenti per poter uscire fuori da questa situazione”.

L’emanazione dell’ordinanza consente il ricorso temporaneo a forme, anche speciali, di gestione dei rifiuti, anche in deroga alle disposizioni vigenti, nel rispetto, comunque, delle limitazioni contenute nelle direttive dell’Unione europea garantendo un elevato livello di tutela della salute e dell’ambiente. L’ordinanza può contemplare anche la requisizione in uso degli impianti e l’avvalimento temporaneo del personale che vi è addetto senza costituzione di rapporti di lavoro con l’ente pubblico e senza nuovi o maggiori oneri a carico di quest’ultimo.

Intanto, per effetto anche di questo problema di limitazione del conferimento dell’umido, proliferano le discariche abusive specie nelle zone più periferiche della città. Se da una parte l’abbandono di rifiuti organici può avere stretta attinenza con il servizio a rilento di raccolta, certamente non hanno nulla a che fare gli abbandoni indiscriminati di rifiuti, specie quelli speciali e pericolosi. Incredibile quello che è successo un paio di giorni fa in una delle zone più martoriate dalle discariche abusive, e parliamo di contrada Raccuglia nei pressi di dove si svolge il mercatino quindicinale.

In un marciapiede sono stati ritrovati vari copertoni e persino un’intera carcassa di un pesce di grandi dimensioni. A qualche chilometro di distanza un’altra discarica abusiva: per l’esattezza in contrada Garofalo, parallelamente alla strada provinciale che collega Partinico a Montelepre. Entrambi i siti sono stati bonificati svariate volte ma appena pochi giorni dopo la situazione ritorna tale e quale:

“Purtroppo noi non possiamo fare più di quanto già facciamo – sottolinea il comandante della Polizia municipale Giuseppe Russo – anche perchè i nostri mezzi e il personale a disposizione non ce lo permette. Dall’inizio dell’anno ad oggi abbiamo elevato 250 multe contri chi è stato beccato dalle nostre 5 telecamere mobili ad abbandonare rifiuti. Negli ultimi 4 mesi poi abbiamo ulteriormente intensificato i controlli in questo specifico ambito. Verificheremo se c’è la possibilità di dotarsi di altre telecamere”.