Cronaca

Alcamo, affidamenti appalti diretti: finanza apre indagine sul Comune

La guardia di finanza ha avviato un’indagine sul Comune riguardo a presunti possibili illeciti affidamenti diretti di appalti. Il caso riguarda l’affidamento del servizio di assistenza sanitaria per la cura di randagi malati e feriti per cui le fiamme gialle hanno sequestrato faldoni di documenti per la verifica delle procedure: il focus riguarderebbe atti che vanno dal 2012 ad oggi.

Che qualcosa non sia andato per il verso giusto lo testimonia anche il fatto che il Comune ha aperto un’indagine interna ed avviato un procedimento disciplinare a carico della dirigente Anna Parrino, a capo della Direzione che si occupava della materia del contrasto al randagismo.

Ad essere stati rilevati dei possibili illeciti frazionamenti degli importi nel periodo preso in esame, dal 2017 ad oggi, che hanno portato a falsare di fatto l’applicazione dell’affidamento sotto soglia che per legge non può superare le 40 mila euro. Ed invece questa cifra era stata abbondantemente superata.

Amministrativamente la storia è saltata fuori quando ci si è trovati di fronte ad un debito fuori bilancio: in pratica era stato sforato, come ampiamente prevedibile considerando la stima dei costi degli anni passati, il budget di 40 mila euro per l’affidamento ad un veterinario al quale sono state chieste prestazioni arrivando a oltre 10 mila euro di debito che ora il consiglio sarà chiamato a riconoscere.

Ma non è solo questo il punto: la finanza avrebbe accertato che ci sarebbe stato per anni l’affidamento sempre allo stesso professionista, salvo poi nel 2017 applicare finalmente il principio di rotazione come impone la legge. Passo cha probabilmente la dirigente ha fatto in seguito al pressing del responsabile Anticorruzione che per l’appunto, nell’ambito dei controlli interni, ribadisce la necessità che ci sia una rotazione in caso di affidamenti diretti.

Non a caso nell’avvio del procedimento disciplinare si fa riferimento ad atti illegittimi che violerebbero le norme del codice dei contratti pubblici. In realtà la rotazione è anche e soprattutto strumento di garanzia di risparmio economico per l’ente: il suo principio infatti è quello di garantire “efficacia, efficienza ed economicità”.

Ciò che sarebbe stato rilevato è che nel momento in cui, dopo anni, è stato applicato finalmente il principio di rotazione, la dirigente ha confermato sempre in via diretta per la seconda volta consecutiva allo stesso veterinario il medesimo servizio. E qui sarebbe partito l’esposto di un professionista, che in passato aveva avuto l’incarico veterinario, e da cui la guardia di finanza ha preso spunto per avviare i suoi accertamenti.

Il procedimento disciplinare è adesso nelle mani del collegio appositamente composto dai dirigenti Sebastiano Luppino, Giuseppe Fazio e Tiziana Vinci: a loro la decisione della sanzione eventualmente da applicare. Per la Parrino altri guai dopo la sospensione di 15 giorni che diversi mesi fa le fu applicata per la creazione di un debito fuori bilancio in materia di smaltimento rifiuti.