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Partinico, caso rimborsi spese e auto blu del commissario del Comune: la commissione d’indagine scava

Una relazione dal comando di polizia municipale per conoscere spostamenti e motivazioni dell’utilizzo di personale nell’accompagnamento del commissario straordinario del Comune Rosario Arena. La richiesta è partita dalla commissione d’indagine che si è costituita nelle scorse settimane in seno al consiglio comunale per la verifica dei rimborsi spesa ottenuti dall’attuale capo del governo cittadino.

Certificazioni che sino ad oggi avrebbe convinto poco i consiglieri che hanno deciso di volerci vedere chiaro sui costi sostenuti dal commissario nelle sua funzioni istituzionali: dal carburante al cibo, passando anche all’utilizzo dell’auto blu e dell’agente di polizia municipale che gli funge da autista. Tutto si sta passando ai raggi X con l’obiettivo di fare chiarezza su una questione abbastanza spinosa che già è stata motivo di fortissimi attriti in questi mesi tra commissario e assise.

Arena, insediatosi dal giugno scorso, rivendica l’assoluta legittimità di quanto speso sino ad oggi e sostiene di non avere alcun timore a fai visionare quanto dovuto. A lui, che proviene da Catania, spetterebbero 180 euro al giorno di rimborsi. La sua media di spesa giornaliera, secondo quanto evidenzia, è nettamente inferiore:

“Nel periodo estivo – sottolinea – ero portato a fare più tardi e spesso mangiavo fuori, ma comunque i rimborsi richiesti non hanno mai superato le 80-100 euro giornaliere. Adesso, anche per motivi istituzionali, rincaso prima e non vado oltre le 40-50 euro. Ho affittato un’abitazione a Balestrate al costo di 500 euro mensili, una cifra irrisoria rispetto a quella che mi sarebbe riconosciuta. Infatti potrei alloggiare in un albergo 4 stelle”.

Il focus dei consiglieri comunali si concentra anche sulla recente riattivazione dell’auto blu, da anni oramai inutilizzata al Comune. Al suo arrivo il commissario ha infatti rimesso in sesto il veicolo, attirandosi la contestazione di alcuni esponenti dell’assise che hanno ritenuto inutile e superflua questa spesa in considerazione della difficile situazione economica dell’ente, dichiarato in dissesto finanziario dall’ottobre del 2018.

“Quella macchina non l’ho fatta sistemare perchè un domani la porto a casa mia, – precisa – quella macchina è patrimonio del Comune con una visione molto più dignitosa di come era prima. Quest’auto era stata butta e dismessa, l’ho rimessa in sesto perchè in qualità di commissario potessi utilizzarla per motivi di istituto”.

La commissione d’indagine è solo l’ultimo di una serie di contrasti sorti tra il consiglio e il commissario, con cui il rapporto è stato sin da subito ad altissima tensione. In questa cornice s’inserisce anche il provvedimento di verifica del commissario riguardo ai gettoni di presenza dei consiglieri nell’ultimo decennio e che ha portato all’accertamento di presunte liquidazioni non dovute per sedute mai aperte perchè andate deserte. Una questione che ancora deve essere del tutto definita.