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Cinisi, domani il compleanno di Peppino Impastato: diretta facebook per festeggiarlo

Domani, domenica 5 gennaio, dalle ore 16.30, in occasione del 72° compleanno di Peppino Impastato, sarà realizzato un collegamento in diretta dal salone del bene confiscato ex Casa Badalamenti, trasmesso sulla pagina Facebook di Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato.

L’evento sarà coordinato dalla giornalista Silvia Buffa che prima realizzerà una lunga intervista a Giovanni Impastato, fratello di Peppino, e poi raccoglierà i contributi degli attivisti di Casa Memoria e dei compagni di Peppino. “Siamo contenti di poterci collegare con i tanti amici ed amiche che ci seguono quotidianamente da tutta Italia tramite i nostri canali social, – affermano da Casa memoria in una nota – che vengono a trovarci appena possono alla Casa Museo e che, in particolar modo Giovanni Impastato, incontra durante le sue frequenti tappe in giro per tutto il territorio nazionale”.

Domani Peppino avrebbe compiuto 72 anni: il militante di Democrazia proletaria da Cinisi, paese in cui era nato e vissuto, lottava apertamente contro il sistema mafioso e lo faceva con delle pesantissime denunce attraverso Radio Aut, emittente che gestiva con altri compagni di partito e amici. Fu trovato morto il 9 maggio del 1978 sulla linea ferrata cinisense, dilaniato da una bomba. Inizialmente le indagini furono depistate, tanto che si insinuò che fosse rimasto vittima di un attentato da lui stesso preparato.

Poi invece si desecretarono tutti gli atti e venne a galla la verità, e cioè che fosse stato vittima di don Tano Badalamenti, il boss del paese. “Purtroppo la sua vita e la sua intensa attività di denuncia, lotta alla mafia, impegno culturale, sociale e politico dal basso – agigunge Casa memoria – sono state interrotte a causa del dominio mafioso. Grazie a mamma Felicia, ai familiari ed ai compagni di Peppino, la voce e gli ideali di Peppino continuano a vivere ed a crescere”.

Casa Memoria è aperta ed ospita ogni giorno centinaia di giovani grazie all’impegno di una nuova generazione che, pur non avendo conosciuto Peppino, ne porta avanti le idee; grazie a questo lavoro sono tanti i ragazzi e le ragazze che si ispirano al coraggio di Peppino ed alla sua storia di libertà. “Saremo contenti – conclude la nota di Casa memoria – di ascoltare gli aneddoti e le parole di chi ha vissuto in prima persona questa vicenda tra le più importanti della storia della lotta alla mafia”.