Enti locali

Partinico, mozione di sfiducia al presidente del consiglio: parte ricorso al Tar

La guerra in consiglio comunale a Partinico sfocia nelle aule del tribunale amministrativo regionale della Sicilia. La presidente Silvana Italiano ha presentato un ricorso al Tar sulla modifica del regolamento approvata nello scorso mese di novembre dall’assise a maggioranza in cui si introduce l’istituto della mozione di sfiducia al presidente.

Poco dopo è stata anche presentata una richiesta di discussione in consiglio comunale della sfiducia, non ancora convocata tra le proteste degli stessi proponenti e minacce di denunce. Come anche evidenziato dagli uffici comunali, che avevano ritenuto inammissibile tale modifica, si sarebbe prima dovuto mettere mano allo statuto e solo dopo intervenire sul regolamento.

Tesi però non condivisa dalla maggioranza dei consiglieri che hanno rivendicato la loro autonomia e per questo si sono ritenuti nella ragione di andare avanti e votare l’atto, stabilendo quindi la sfiducia al presidente. “Non posso permettere che durante la mia presidenza – afferma Silvana Italiano nel giustificare il suo ricorso al Tar – si possa votare un atto illegittimo in consiglio comunale. La mia è una battaglia per la legalità contro ogni forma di arroganza e di prepotenza. Una decisione che vuole riaffermare la massima trasparenza, il rispetto della legge e la massima espressione della democrazia”.

Una legislatura costellata da una serie infinita di conflitti nel corso della quale sono stati presentati vari esposti all’assessorato regionale agli Enti locali per la verifica della regolarità amministrativa di alcuni atti portati avanti dai vari organi istituzionali. Da considerare che uno di questi esposti è stato presentato dalla stessa Italiano proprio in relazione a questa modifica del regolamento e la Regione ha già provveduto a nominare e far insediare un suo funzionario.

Uno scontro strisciante che rischia di avere dei pesanti strascichi anche prossimamente, come preannuncia al stessa Italiano: “Chi ha sbagliato – aggiunge la presidente del consiglio – si assumerà le responsabilità, anche quelle economiche per aver portato questo atto amministrativo illegittimo in consiglio comunale e averlo votato. La modifica del regolamento doveva essere fatto secondo iter amministrativo regolare che deve prevedere delle modifiche amministrative”.

Un botta e risposta che arriva a breve distanza dall’altro esposto che era stato presentato sempre alla Regione proprio contro la presidente dell’assise. La firma è di 8 consiglieri comunali che hanno chiesto la “rimozione immediata” della Italiano. “Ogni giorno – aggiunge ancora la presidente del consiglio – tanta gente mi ferma e mi esprime la sua solidarietà per i continui attacchi che questa presidenza ricevere sul piano politico e istituzionale. Questo mi rincuora e vuol dire che la gente comune si rende conto del lavoro che svolgo”.

Al contrario diversi consiglieri invece continuano ad attaccare la Italiano, additandola come non garante dell’intera aula e del regolare svolgimento dei lavori d’aula sulla base del rispetto dello statuto e del ruolo istituzionale ricoperto.