Politica

Trappeto, calze “nere” fasciste: maggioranza fa quadrato, niente più manifestazioni politiche

Sindaco, assessori e gruppo consiliare di maggioranza fanno quadrato e rinsaldano le file, o almeno apparentemente ci provano, per rintuzzare alle aspre polemiche che li hanno travolti in questi giorni per la manifestazione di distribuzione delle calze nere della befana ai bambini del paese su input di Forza Nuova.

In una nota congiunta, sottoscritta dal sindaco Santo Cosentino, dagli assessori e dai consiglieri comunali, si prendono le distanze da qualsiasi ideologia politica fascista a cui si richiama Forza Nuova. Ci si giustifica evidenziando che sindaco e sua vice erano presenti all’evento in quanto invitati e non conoscevano quindi i termini dell’organizzazione.

Nel contempo di preannuncia che da oggi in poi non saranno più autorizzate manifestazioni, seppur di volontariato, che abbiano finalità di propagando politica riconducibile ad un qualsiasi partito politico. Infine solita accusa a “certa stampa locale”, additata perché a detta della coalizione che sostiene l’amministrazione si sarebbe resa colpevole di aver realizzato articoli con l’intento di “ledere l’immagine del nostro gruppo di maggioranza e di conseguenza di tutta la comunità trappetese”.

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Comunicato Gruppo di Maggioranza Comune di Trappeto

Intanto non si fa attendere la replica delle forze di opposizione. “Cercare la giustificazione e comunicarla si può e in alcuni casi si deve – ribattono i consiglieri di opposizione Salvo Randazzo e Nancy Bologna -. La giustificazione prodotta dal sindaco e da chi lo sorregge (la sua maggioranza) in merito agli episodi (non a caso parliamo al plurale) di fiancheggiamento ai filofascisti ci appare leziosa ed inefficace. Inoltre non arriva nessuna scusa pubblica per i cittadini di Trappeto e per gli Italiani in genere che credono nei sani principi della nostra democrazia. Eppure tra le fila dell’amministrazione comunale ci sono tanti genitori, mamme… Avrebbero potuto chiedere scusa da genitori, da mamme e da papà. Troviamo meschino inoltre l’attacco alla stampa, a chi il suo lavoro lo ha ben fatto. Ci sa proprio che con la repubblica parlamentare democratica italiana qualche problema di sintonia lo abbiano eccome… Si dimettano, che è meglio!”