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Castellammare del Golfo, ex Provincia ora chiede soldi per il centro “Duchessa”

L’ex Provincia di Trapani bussa a quattrini alle porte del Comune di Castellammare del Golfo e adesso chiede qualcosa in cambio per la concessione del centro “Duchessa”. Rinnovata la convenzione per la gestione dell’immobile, occupata da uffici dei Servizi sociali e da varie associazioni che operano sul territorio, ma non sarà più gratuita per il municipio.

L’accordo ora prevede che il municipio, per continuare a fruire della struttura, dia un proprio immobile in cambio per allocarci scuole superiori di competenza provinciale. Se entro i prossimi due anni il Comune non dovesse riuscire a garantire questo scambio allora scatterebbe un canone di locazione. Questi in estrema sintesi i termini dell’ultimo accordo che è stato stipulato tra le parti e ratificato con una delibera dalla giunta guidata dal sindaco Nicola Rizzo.

Ad essere state prospettate, nel corso di incontri tra Comune ed ex Provincia, le soluzioni a medio e breve periodo per le quali il Comune si impegna nell’arco temporale di un biennio a mettere a disposizione spazi didattici di proprietà così da risolvere in maniera stabile e duratura la necessità di allocazione delle sedi scolastiche in strutture di proprietà pubblica a fronte della concessione a titolo oneroso mediante contratto di diritto privato del “Centro Duchessa”.

Il un nuovo accordo di collaborazione è finalizzato alla concessione al Comune di Castellammare del Golfo dell’intero immobile provinciale del “Centro Duchessa” della durata di 10 anni con possibilità di proroga di uguale periodo nei termini di legge.

Ad essere introdotto un canone concessorio annuale pari a 28.440,96 euro, il cui pagamento decorrerà dal secondo anno successivo alla sottoscrizione dell’accordo di collaborazione, qualora il Comune castellammarese in quest’arco temporale non avrà messo a disposizione dell’ex Provincia un immobile di proprietà comunale per attività scolastiche compensative dei due canoni annuali.

“Riteniamo legittimo da parte dell’ex Provincia – afferma il sindaco Rizzo – che rivendichi questo canone. Anche la nostra amministrazione sta valutando altre ipotesi su come utilizzare questi uffici. Pensiamo ad implementare ulteriormente gli uffici dei servizi sociali, o ancora di allocare altre associazioni. Tutte ipotesi sulle quali stiamo lavorando, al momento non è stato determinato nulla di certo”.