Cronaca

Partinico, omicidio Bifara: regge l’accusa, condannato a 30 anni l’assassino

Leonardo Celestre,  52 anni, è stato condannato a 30 anni per l’omicidio a Partinico di Nicola Bifara, 46 anni, con l’aggravante della premeditazione. Ha retto in toto l’accusa nei confronti dell’unico imputato per questo fatto di sangue avvenuto il 28 luglio del 2018 nella campagna di proprietà della vittima in contrada Margi Sottana.

Il Gup Giuliano Castiglia ha accolto tutte le testi dell’accusa, confermando dunque in toto l’attività investigativa della polizia che era stata messa in discussione dal legale dell’imputato, Cinzia Pecoraro. Le motivazioni della sentenza, pronunciata in abbreviato, saranno depositate tra 90 giorni. Preannuncia già ricorso in appello l’avvocato Pecoraro:

“Nel corso del dibattimento sono emersi tanti elementi che mettono in dubbio la ricostruzione investigativa – afferma -, resto convinta dell’innocenza del mio assistito”. Il legale anzitutto ha evidenziato che la scena del crimine fosse diversa da quella rappresentata dagli investigatori, inoltre sono stati avanzati dubbi sulla perizia balistica e su una serie di norme non rispettate nella ricostruzione dei fatti.

Ci sarebbe poi il supertestimone che sostiene di essere stato in compagnia di Bifara nell’orario presunto della sua uccisione. Le sue dichiarazioni però non coinciderebbero con alcuni riscontri investigativi e anche con quanto detto da altri testimoni che hanno invece detto che Bifara fosse solo nell’orario in cui è avvenuto l’omicidio. E’ rimasto comunque in piedi il movente: pare infatti che Bifara fosse l’amante della moglie di Celestre il quale scoprì questa tresca.

Secondo quanto ricostruito dai poliziotti il 51enne, accecato dalla rabbia e dalla gelosia, per questo motivo uccise il suo “rivale” in amore raggiungendolo nella sua campagna. Lo ha quindi affrontato  contro di lui ha esploso diversi colpi di arma da fuoco. Da evidenziare che Celestre non ha mai confessato l’omicidio.