ENTI LOCALI

Partinico, caso gettonopoli: i consiglieri devono restituire i soldi entro 15 giorni

Quindici giorni per pagare, altrimenti scatterà il recupero coattivo. In questi giorni stanno fioccando gli avvisi nelle case dei consiglieri comunali che hanno ricoperto questo incarico dal 2009 sino ad oggi. Ad aver firmato l’atto l’Osl, l’organismo straordinario di liquidazione istituito in seguito alla dichiarazione di dissesto finanziario.

A lui spetta il recupero dei fondi dei gettoni di presenza dei consigli liquidati e non dovuti sino al 2016, ultimo anno in cui è stato approvato dal Comune un bilancio, mentre la parte residua sarà compito degli uffici comunali andarla a recuperare. Le raccomdandate sono partite in seguito al riconteggio appena completato di questi gettoni la cifra da recuperare è di 191 mila euro, appena 1.600 euro meno rispetto a quella che era stata inizialmente rendicontata.

A certificarlo con un’apposita determina degli Affari generali era stata la responsabile di Settore Maria Pia Motisi e il suo staff. Per quanto concerne gli importi da recuperare, specificatamente dal 2009 al 2016 sono pari a 183.645,17 euro. A far emergere questi presunti esborsi non dovuti fu il commissario straordinario del Comune Rosario Arena che si rese conto di una potenziale violazione di una legge regionale del 2008 mai applicata a Partinico e nemmeno regolamentata dal consiglio comunale.

Il “vizio” sarebbe dovuto all’elargizione, erronea secondo il Comune, di circa 11 mila gettoni non dovuti per sedute di consiglio e commissioni andate deserte, in cui i consiglieri presenti hanno incassato i 30 euro lordi pur non avendo di fatto svolto alcuna attività per mancanza del numero legale. In totale ad essere coinvolti effettivamente sono 67 consiglieri ma per 16 di loro è stata avviata la compensazione per via dello scarso numero di somme da restituire. Recentemente i consiglieri comunali hanno fatto, tramite la presidente Silvana Italiano, richiesta di accesso agli atti.

L’obiettivo era proprio quello, attraverso l’appoggio dei rispettivi legali di fiducia, di avviare delle verifiche convinti evidentemente che ci sarebbero potuti essere degli errori di calcolo e anche nell’applicazione della norma regionale frutto della cosiddetta “spending review” per arginare i costi della politica. Non è escluso che i consiglieri comunali possano ancora presentare ricorso contro questo provvedimento, nonostante i riconteggi, convinti che l’errore sia stato degli uffici e non da parte loro non c’è mai stato alcun “dolo”.

Ben 26 consiglieri si sono rivolti all’avvocato amministrativista Bonaventura Lo Duca, altri ancora in ordine sparso ad altri legali. Da considerare che il caso gettonopoli è oggetto di una relazione che la segreteria generale del Comune e gli uffici hanno già consegnato all’ispettore inviato dalla Regione per effettuare delle verifiche sull’attività consiliare.

E’ stato lo stesso ispettore, Giuseppe Petralia, ad avere chiesto dettagli sulla vicenda. Rischia di saltare fuori un vero e proprio “vaso di Pandora” che già a Partinico ha creato una catena di reazioni rabbiose da parte di alcuni consiglieri ed ex consiglieri tirati in ballo che hanno difeso a spada tratta il lavoro portato avanti per l’istituzione. L’ispettore mandato dalla Regione è stato espressamente richiesto dal commissario Arena.