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Partinico, “ossessione” sfiducia al presidente del consiglio: esposto alla polizia

Esposto in commissariato contro la presidente del consiglio Silvana Italiano per le ipotesi di reato di abuso d’ufficio e omissioni d’atti d’ufficio. A presentarlo ieri mattina il consigliere comunale Toti Comito per i continui ritardi nell’invio della proposta di delibera della mozione di sfiducia al presidente dell’assise. L’atto resta ancora fermo e si accende adesso anche un conflitto tutto interno di competenze tra chi deve impartire questo input agli uffici per istruire la pratica e pronunciare il parere di regolarità.

Insomma, si allarga adesso la contesa che non è più solo politica ma finisce per investire anche l’alta burocrazia del palazzo di città, con la  presidente che a sua volta addita il segretario generale Lucio Guarino di non aver dato direttive agli uffici per istruire la delibera da portare nell’assise. Si aggroviglia sempre di più la matassa attorno a questa mozione di sfiducia e sta sconfinando persino dai suoi confini che dovrebbero essere politici e non certamente tecnici.

Il passo di Comito è stato dettato dal fatto che ancora non è approdata la proposta di delibera della sfiducia nonostante l’inserimento della discussione sia stato oramai fatto lo scorso 26 novembre. Ipoteticamente entro10 giorni l’iter si sarebbe dovuto chiudere ed invece ora saltano fuori conflitti di natura burocratica: “Sono stato costretto a presentare un esposto – ha dichiarato il consigliere – visto che mi si nega accesso agli atti e visto che si continua ad omettere il trasferimento degli atti agli uffici di competenza. Gli anestetizzatori delle carte sono all’opera”.

Adesso si scopre che in realtà è ancora tutto fermo, mai nessun atto è stato trasferito agli uffici competenti per essere istruito. Da una parte la presidente del consiglio fa riferimento ad una serie di norme secondo cui non sarebbe compito suo far partire l’iter per l’istruttoria documentale: “Io sicuramente – sostiene la Italiano – non ho alcun potere di impartire alla dirigenza atti istruttori deliberativi. Attendo quindi che la proposta di deliberazione venga istruita secondo le normative vigenti e quando avrò questi documenti convocherò senza alcun problema la seduta del consiglio”.

Il riferimento è al segretario generale, tutt’altro che sibillino. Infatti c’è stata nelle scorse settimane una corrispondenza fitta tra le parti in merito ma che evidentemente non ha sbloccato nessuno rispetto alle proprie posizioni: “Le norme statutarie – ribatte Guarino – attribuiscono alla esclusiva competenza del presidente del consiglio la trasmissione di proposte di deliberazione a firma dei consiglieri agli uffici per essere istruire”.

L’istituto della sfiducia al presidente del consiglio è stato introdotto nel novembre scorso dal consiglio comunale in quanto il regolamento che ne regolava il funzionamento non lo prevedeva. Da segnalare che il testo ha avuto il parere contrario degli uffici che hanno evidenziato come la sfiducia possa essere inserita solo se prima si procede alla modifica dello statuto.