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Balestrate, il boss con le mani sul Comune? Il sindaco: “Da me nessun sentore”

“Tentativi di turbativa d’asta? Mai sentito nulla di tutto ciò”. Il sindaco di Balestrate Vito Rizzo mostra un certo stupore di fronte a quanto emerso nell’ambito dell’operazione antimafia che ha portato all’arresto di Alfonso Scalici, ritenuto il nuovo capomafia del paese, a cui viene addebitato persino un tentativo di fare pressioni attorno al bando per l’assegnazione della gestione di “Villa Europa”.

Il primo cittadino sostiene di non essere a conoscenza di un simile tentativo. Comunque evidenzia che l’amministrazione comunale e gli uffici hanno delle importanti misure a protezione della macchina burocratica da possibili tentativi di infiltrazione:

“Attuiamo controlli sempre più intensificati nei settori considerati sensibili – precisa Rizzo -. Dallo scorso anno abbiamo adottato un piano anticorruzione, insieme ai Comuni del comprensorio, che introduce nuovi dispositivi di controllo su appalti e concessioni”. Misure quanto mai necessarie considerando quanto appurato dagli investigatori che hanno monitorato i movimenti di Scalici in quest’ultimo periodo.

Oltre alle estorsioni, alla droga e alle intimidazioni, viene fuori che si sarebbe attivato nell’organizzare la turbata libertà degli incanti nel bando di gara che il Comune di Balestrate indirà prossimamente per la gestione della villa. Non trapela null’altro dagli ambienti investigativi ma appare chiaro che evidentemente le sue “mani” si erano allungate sulla pubblica amministrazione in qualche modo.

Comunque le misure già intraprese per difendere la macchina burocratica da possibili infiltrazioni saranno ulteriormente rafforzate, come sottolinea lo stesso primo cittadino: “È in corso di approvazione l’aggiornamento del piano anticorruzione – aggiunge Rizzo – che prevede ulteriori misure finalizzate a prevenire il rischio corruzione e quindi anche a ridurre il rischio che possano crearsi commistioni tra il contesto esterno deviato e gli attori interni al Comune”. L’impressione è che comunque l’indagine non si fermi qui:

“Al momento – sottolinea il capitano della compagnia di Partinico, Marco Pisano – non ci sono acquisizioni tali da poter individuare responsabilità all’interno dell’amministrazione. Scalici afferma di avere una serie di entrature privilegiate presso l’amministrazione di Balestrate, grazie alle quali conferma di essere in grado di poter orientare l’affidamento dei lavori della villa dandolo come cosa fatta”.