A Partinico, così come a Carini, il primo turno delle prossime elezioni amministrative è stato fissato per il prossimo 24 maggio. Così ha stabilito il governo regionale guidato dal presidente Musumeci, che ha fissato per il 7 giugno la data dell’eventuale ballottaggio.
Però mentre a Carini di fatto la macchina elettorale è già partita da un bel pò, e ad oggi si contano già 4 candidati sindaco ufficiali, a Partinico invece è tutto fermo. Il motivo è abbastanza semplice: al momento è in corso un’ispezione prefettizia per verificare eventuali infiltrazioni mafiose e se così fosse si andrebbe al commissariamento che farebbe saltare la tornata elettorale.
Le forze politiche sembrano essere quasi convinte che non si apriranno in città le urne, e lo si evince dal tono dimesso della politica locale. Prima dell’insediamento degli ispettori già un paio di coalizioni si erano messe in moto: in fase più avanzata il centrosinistra mentre il centrodestra stava ancora stabilendo quali potessero essere gli alleati.
Però tutto sembra essersi fermato, con la classe politica ancora sotto shock per l’avvento dei tre alti ufficiali delle forze dell’ordine che stanno scartabellando da settimane varie documentazioni collegate al blocco dell’esternalizzazione della casa di riposo, alla mancata consegna dell’appalto dell’illuminazione pubblica nonostante la gara si sia espletata più di due anni fa e soprattutto alla mancata riscossione dei tributi.
