Sanita'

Coronavirus, in Sicilia situazione sotto controllo: convocata Unità di crisi(INTERVISTA ASSESSORE RAZZA)

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Convocata l’unità di crisi della Regione Siciliana per affrontare l’emergenza Coronavirus esplosa nel nord Italia. E’ stato anzitutto chiarito che in Sicilia non c’è alcun caso e che al momento si parla solo di misure preventive. A far parte di questa unità di crisi ci sono epidemiologi, virologi, rappresentati degli anestesisti-rianimatori, oltre che i vertici del dipartimento Asoe dell’assessorato, guidato da Maria Letizia Di Liberti.

Nel corso della riunione, che si è tenuta a Catania al palazzo della Regione, è stato stabilito di richiedere al commissario per l’emergenza, Angelo Borrelli, di individuare nel governatore siciliano, Nello Musumeci, il soggetto attuatore dell’ordinanza di Protezione civile nell’Isola. Stabiliti, nel caso dovessero presentarsi situazione di infezione, due eventuali hub: uno per la Sicilia orientale e l’altro per la zona occidentale, che in caso di necessità potranno essere attivati dalla Protezione civile come aree di quarantena, sul modello di quanto sta avvenendo nel Lazio presso la Caserma ‘Cecchignola’ di Roma.

La Sicilia, che si attiene a quanto previsto dalla disposizioni nazionali, sta integrando il Piano già operativo mediante l’individuazione di tre reparti di terapia intensiva, dislocati nelle Città metropolitane, quindi Palermo, Catania e Messina, per gli eventuali casi critici. Inoltre, si sta lavorando all’aumento dei posti letto dedicati nei reparti di malattie infettive degli ospedali dell’Isola. Si era paventato di eventuali sospensioni di gite organizzate ma al momento l’assessore Razza ha escluso l’attuazione di tale ipotesi.

L’esponente del governo Musumeci ha anche chiarito che la Sicilia chiederà a Roma maggiore attenzione per fare fronte agli sbarchi di migranti. Razza ha, inoltre, ricordato che in queste settimane i casi sospetti, meno di una decina, sono risultati tutti negativi al Coronavirus e“la Regione è riuscita a intervenire nell’immediatezza, con le analisi necessarie, grazie soprattutto alla dotazione autonoma di tamponi faringei per il test specifico sul virus”.

Ricordate anche le linee guida ministeriali da adottare in caso di necessità: non recarsi al Pronto soccorso, ma chiamare il 112 o il numero nazionale del ministero della Salute, il 1500, oppure rivolgersi al medico di famiglia.