Primo piano

Partinico, pochissimi iscritti: rischia di saltare ancora la riapertura dell’asilo nido

Rischia di non aprire anche quest’anno l’asilo nido di via Ungaretti a Partinico come già non accade oramai dal 2017. Nonostante un finanziamento della Regione di 150 mila euro, che sgrava del tutto il Comune da ogni incombenza finanziaria, la struttura potrebbe restare con le porte chiuse.

Motivo? Numero insufficiente di iscrizioni. Sarebbero troppo poche le famiglie che ne usufruirebbero e non varrebbe quindi neanche la pena di riattivare il servizio. Proprio in questi giorni si sta valutando il da farsi a tal proposito. Intanto soltanto mercoledì pomeriggio è spuntato fuori l’avviso del Comune per chiedere la conferma delle iscrizioni che furono fatte a suo tempo nel 2018 dalle famiglie le quali però rimasero a bocca asciutta in quanto da allora si decise di non riaprire più gli asili nido.

Ieri la scadenza dei termini: “Gli uffici – afferma il consigliere comunale Toti Comito – mi hanno garantito che, al di là di questo avviso, le famiglie sono state singolarmente ricontattate per chiedere la loro disponibilità”. Il problema semmai è che si sta valutando di non riaprire la scuola. Ci sono molti dubbi infatti che ci siano famiglie che a questo punto dell’anno siano interessate ad avere il servizio, in quanto generalmente la sua partenza è prevista per settembre. Dunque in tanti già si sono organizzati trovando delle altre alternative.

“La riapertura rimane in bilico – conferma Comito –. Gli uffici sono in contatto con l’assessorato regionale alla Famiglia che ha concesso il contributo per capire se valga comunque la pena di aggiudicare l’appalto oppure congelare la gara per l’affidamento del servizio prevista per la prossima settimana”.

“Abbiamo avuto pochissime conferme rispetto alla quarantina di istanze che erano state presentate nel precedente avviso – precisa Agata Gaglio, responsabile del procedimento del Comune inerente alla riapertura dell’asilo nido -, per cui ci stiamo interfacciando con la Regione per capire cosa fare. Se valga la pena in queste condizioni spendere questi fondi a fronte di così poche domande, per evitare uno spreco di risorse pubbliche”.

Sino a due anni fa gli asili nido a Partinico erano due ma sono stati entrambi chiusi in seguito alla dichiarazione di dissesto finanziario del Comune. Un servizio a domanda individuale non obbligatorio che a fronte di notevoli spese aveva pochi introiti, e per questo fu deciso di procedere al taglio.