Enti locali

Trappeto, il Comune si indebita per pagare le bollette dell’energia elettrica

Comune di Trappeto in difficoltà di liquidità in cassa tanto da rischiare il distacco della fornitura di energia elettrica. Allarme allontanato da un’operazione finanziaria che è stata autorizzata proprio in questi giorni dagli uffici del Settore Affari generali e che probabilmente diventerà un debito fuori bilancio da dover riconoscere di circa mille euro.

E’ stata necessaria una diffida della società erogatrice dell’energia elettrica per porre in essere in via urgente lo stanziamento che in verità si era provato a effettuare già alla fine dello scorso anno ma su cui ci fu lo stop della vicesindaca Rosita Orlando. L’amministratore disse ‘no’ alla richiesta di prelievo dal fondo di riserva per ragioni di natura tecnica e normativa e la fattura non fu più pagata.

Nei giorni scorsi però è arrivata la diffida Enel Energia Mercato Libero dell’Energia, con cui il Comune ha un contratto di fornitura, che ha intimato il pagamento di diverse fatture, alcune delle quali pare ancora non recapitate al municipio. Si tratta di bollette risalenti allo scorso anno che non sono state pagate per il semplice motivo che non risultava disponibilità sul relativo capitolo di bilancio.

Dal Settore Affari generali nel dicembre scorso fu fatta espressamente richiesta, proprio per questa mancanza di fondi in bilancio nei relativi capitoli, di prelievo di 1.500 euro dal fondo di riserva del sindaco. Operazione che però per l’appunto fu stoppata in quel periodo dal vicesindaco Rosita Orlando, che faceva le veci del primo cittadino temporaneamente assente.

Agli uffici fu posto il diniego, e quindi non venne autorizzato il prelevamento, con la motivazione che “si tratta di gestione ordinaria delle spese, per cui non fatto ordinario o eccezionale”. Da allora ad oggi il pagamento è rimasto congelato ed Enel Energia in questi giorni è tornata alla carica con una diffida formale. Passaggio che ha spinto la ragioniera del Comune, Giovanna La Franca, a considerare “indifferibile procedere ad ogni modo al pagamento per evitare danno all’Ente”, e questo proprio perchè il rischio era quello di un distacco della fornitura o comunque di un depotenziamento della fornitura che avrebbe potuto compromettere l’attività istituzionale e degli uffici.

E’ stata quindi effettuata l’imputazione della somma di 944,09 euro all’apposito capitolo di bilancio “Spese per consumo energia elettrica Uffici e P.I“ del bilancio autorizzatorio risalente al 2019-2021. L’impegno di spesa, come certificato dagli uffici, non è soggetto al limite dei dodicesimi, ovvero non è suscettibile di pagamento frazionato in dodicesimi. Ma è stato sottolineato che ci potrebbero essere delle conseguenze:

“Il pagamento della somma avviene sull’annualità 2020 – precisa la ragioniera – pur con esigibilità 2019, quindi potrebbe configurarsi come debiti fuori bilancio”. Per l’esattezza 212 euro sono i consumi dovuti per la bolletta emessa per l’utilizzo del centro diurno mentre gli altri 732,09 euro riguardano vari uffici comunali. Da saldare ci sarebbero altre due fatture, di circa altre 300 euro, che però non sono pervenite ancora al Comune, seppur pretese da Enel, tanto che gli uffici le hanno richieste al call center della compagnia senza però aver avuto riscontro.