Enti locali

Partinico, casa di riposo ai titoli di coda: ennesimo pasticcio, soldi finiti. Il 2 aprile si chiude?

La casa di riposo questa volta rischia seriamente di chiudere i battenti. L’allarme arriva dalla responsabile del Settore dei Servizi sociali, Nadia Vitale, che in una lettera riservata inviata al commissario straordinario del Comune Rosario Arena, al segretario generale Lucio Guarino e al ragioniere capo Giuseppe Misuraca evidenzia che non ci sono più risorse in bilancio.

Quindi dal prossimo 2 aprile la struttura sarà destinata alla chiusura a meno di qualche intervento straordinario. “Negli stanziamenti di bilancio 2020 – evidenzia la Vitale – non ci sono le risorse per garantire la prosecuzione dei servizi finora erogati. I tempi sono strettissimi e necessita in ogni caso prevedere ogni possibile idonea soluzione alternativa a tutela di fasce deboli e svantaggiate quali sono gli anziani ospiti nella struttura”.

Nei giorni scorsi lo stesso Settore dei Servizi sociali aveva emanato una determina per l’indizione delle procedure di gara, quindi per avviare l’iter che portasse alla pubblicazione del bando di gara che però ancora oggi non ha visto la luce. Appare quindi assolutamente scontato che da qui al prossimo 2 aprile, giorno in cui scadrà l’ennesima proroga per la prosecuzione della gestione del servizio della casa di riposo, non si potrà riuscire in tempo a completare l’aggiudicazione della gara.

Notizie riservate che però si sono velocemente diffuse, superando le quattro mura degli uffici comunali e che hanno prodotto la rabbia e l’indignazione di alcuni consiglieri comunali: “Le procedure per l’indizione della gara andavano emanate all’indomani del voto d’aula, a gennaio – attacca il consigliere Toti Comito -. Fare la determina il 10 marzo non serve. Il servizio non può più proseguire dal 2 aprile perchè i soldi sono finiti. Variazioni all’ipotesi di bilancio non se ne possono fare. Un prelevamento dal fondo di riserva non supererebbe i pareri contabili di ragioneria e collegio dei Revisori. Al Comune trovo sempre e solo il ragioniere generale. Ma cosa pretendiamo da un funzionario? Che faccia il sindaco, l’assessore, il presidente del consiglio, il consigliere, il caposettore? Chi guida una pubblica amministrazione ha il dovere di dare le indicazioni e di assumersi le responsabilità. Che nessuno osi scaricare le proprie incapacità gestionali su quei pochi capo settore rimasti in trincea in un momento delicato ed emergenziale come questo. Non lo consentirò”.

Il commissario Arena conferma che la situazione pare irreversibile: “Il segretario generale – ribatte – sta cercando di trovare una soluzione. Come sempre qualcuno cerca un pretesto per attaccare il sottoscritto che invece ha fatto quanto in suo potere per garantire la casa di riposo. Il bando doveva essere espletato all’indomani dell’approvazione dell’esternalizzazione votata dal consiglio ma nulla è stato fatto dai responsabili di Settore che si sono succeduti. Ho sollecitato per ben due volte senza avere alcun seguito. Di questa inerzia non può essere responsabile il sottoscritto anche perché i dirigenti sono diretti responsabili amministrativi, con potere di firma, della gestione del proprio settore”.