Cronaca

Alcamo, sequestro al “re dei casalinghi” Giuseppe Artale: sigilli a beni per 2 milioni di euro

Sequestrati i beni al noto imprenditore alcamese Giuseppe Artale, 57 anni, molto conosciuto nel settore della vendita di casalinghi. La tenenza della guardia di finanza di Alcamo, guidata dal capitano Lorenzo Cerrito, ha eseguito un decreto emesso dalle misure di prevenzione del tribunale di Trapani per il sequestro patrimoniale di beni per un valore di oltre 2 milioni di euro.

Il provvedimento riguarda un ingente patrimonio costituito da 5 società, 15 fabbricati, 13 terreni, 6 veicoli e 9 conti correnti. La misura preventiva prende le mosse da indagini economico-patrimoniali nei confronti dell’imprenditore alcamese, operante da svariati anni nel settore della vendita di articoli per la casa. Gli investigatori hanno ricostruito le principali tappe della sua crescita imprenditoriale, che dalla fine degli anni ’90 ad oggi è stata caratterizzata dalla creazione di diverse aziende, per lo più intestate a soggetti prestanome.

L’imprenditore è accusato di aver compiuto nel tempo diversi illeciti, tra i quali reati fallimentari, distruzione ed occultamento di documentazione contabile ed altre violazioni alla normativa fiscale, frode in commercio e contraffazione di marchi. Le indagini patrimoniali e finanziarie sul suo conto hanno permesso di ricostruire un ingente patrimonio riconducibile all’imprenditore ed al proprio nucleo familiare, accumulato secondo le fiamme gialle e la Procura per le condotte illecite portate avanti. Dai riscontri è emersa poi una sproporzione rispetto ai redditi formalmente dichiarati.

Questa operazione prende spunto dalle investigazioni che hanno riguardato 10 persone, indagate a vario titolo per bancarotta fraudolenta, intestazione fittizia di beni e illecito trasferimento di denaro, che video coinvolto lo scorso anno lo stesso Artale. I finanzieri portarono alla luce, anche grazie all’ausilio di intercettazioni telefoniche, un complesso sistema criminale caratterizzato dalla creazione di numerose società dedite alla vendita al dettaglio di articoli casalinghi, dalle quali venivano illecitamente sottratte grandi quantità di beni e denaro attraverso strumentali operazioni aziendali e finanziare.

In quel caso Artale venne arrestato per il fallimento dell’originaria gestione dei Magazzini Gea di Alcamo. Il sequestro scattato oggi ha anche riguardato due società operanti nel settore delle attività ricettive, formalmente intestate alla moglie e al figlio dell’imprenditore indagato, e un imponente baglio ottocentesco costituito da diversi immobili storici di assoluto pregio, piscine e numerosi terreni, utilizzato come sala ricevimenti e location per eventi e manifestazioni organizzate tra le provincie di Trapani e Palermo.