Non ce l’ha fatta Giuseppe Mazzola, 81 anni di Montelepre, stroncato nella provincia di Bergamo all’età di 81 anni dopo aver contratto il coronavirus. Ex consigliere e vicesindaco del paese, si è ritrovato nell’inferno lombardo a novembre, quando ancora non era scoppiata la pandemia. Era andato con la moglie a trovare il figlio, emigrato nel bergamasco per motivi di lavoro.
Non è riuscito più a tornare nella sua Montelepre: è stato infatti contagiato e dopo un ricovero nelle strutture sanitarie lombarde non è riuscito a superare l’ultima crisi respiratoria. A darne notizia la sindaca monteleprina Maria Rita Crisci che esprime cordoglio per la scomparsa del professore Mazzola: “Migliaia di concittadini – afferma – lo ricordano come un punto di riferimento per diverse generazioni di giovani. L’Amministrazione Comunale e la cittadinanza tutta si stringe intorno alla moglie ai figli e ai nipoti in questo triste momento”.
L’81enne è stato dal 1960 al 1991 un appassionato e preparato insegnante di educazione fisica presso la scuola media “Alessandro Manzoni” di Montelepre: da lui in pratica sono passate diverse “generazioni” di giovani monteleprini, alcuni hanno anche raggiunto un buon livello nell’attività sportiva agonistica. È stato nel 1967 il fondatore, allenatore e “inventore” del basket a Montelepre e la squadra da lui diretta, tra mille sacrifici, per quasi 30 anni ha raggiunto ottimi risultati anche a livello regionale.
Un uomo che è stato anche impegnato politicamente e si è speso per il suo territorio: è stato infatti negli anni ’70, in diverse legislature, consigliere comunale e vicesindaco. Negli ultimi anni della sua vita ha dato il suo contributo allo studio del fenomeno del banditismo a Montelepre e ha pubblicato due libri che esponevano le sue teorie.