Ambiente

Alcamo, gara ponte dei rifiuti salta: l’unica ditta fatta fuori dall’interdittiva antimafia

Enegetikambiente resterà ancora titolare della raccolta dei rifiuti ad Alcamo. Suona quasi come una condanna per la ditta che in realtà da tempo avrebbe voluto lasciare il cantiere della cittadina alcamese, in perenne guerra con il Comune che continua a decurtare le fatture presentate dalla ditta per varie contestazioni di inadempienze nello svolgimento del servizio.

Infatti la ditta che sarebbe dovuta subentrare il prossimo 1 giugno, la Mirto srl vincitrice per scorrimento della cosiddetta gara-ponte e che quindi avrebbe dovuto prendere il posto dell’attuale azienda in carica, non potrà mai entrare in attività. Il Cga ha infatti accolto il ricorso della prefettura di Palermo dichiarando questa impresa, che ha sede legale ella provincia palermitana, fuori dalla white list.

Ciò significa che subisce un’interdittiva antimafia che preclude alla ditta stessa qualsiasi tipo di rapporto con le pubbliche amministrazioni. Ora quel che accadrà appare abbastanza scontato: o da qui al 31 maggio si andrà a definire la gara d’appalto per l’assegnazione dell’appalto dei rifiuti per i prossimi 7 anni, già espletata il cui iter all’Urega di Trapani (ufficio gare regionale della provincia, ndr) si è bloccato al sorgere dell’emergenza coronavirus, oppure il Comune si vedrà costretto ancora una volta a prorogare l’attuale gestione.

Il sindaco Domenico Surdi più volte ha lamentato questa lentezza burocratica dell’ufficio gare regionale. La Mirto srl, che si era presentata alla gara ponte in compagnia dell’altra ditta Camedil, era stata già indicata dal Comune come assegnataria ad inizio anno dopo la rinuncia della ditta vincitrice, la Tekra srl. Aveva però chiesto un tavolo di concertazione alla prefettura per definire il suo subentro, ponendo dei problemi sull’intero assorbimento del personale in servizio ad Alcamo.

L’esplosione dell’emergenza virus ha di fatto bloccato ogni tipo di confronto e dunque non se ne fece più nulla, rimandando ogni ragionamento a conclusione dell’attuale pandemia. L’interdittiva antimafia di questi giorni, però, ha chiuso anzitempo ogni tipo di discussione. La Mirto non potrà più subentrare all’Energatikambiente per via della sua cancellazione dalla white list e il Comune ripiomba nell’oramai atavico problema di non riuscire a superare questa impasse, considerando che i rapporti con l’attuale ditta (in carica dal 2008) da tempo non sono più buoni.

Tutto si è incrinato specie dopo l’indagine del presunto smaltimento illecito di rifiuti proprio su Alcamo. Da considerare che oramai da anni si va di proroga in proroga al Comune di Alcamo per l’affidamento della raccolta rifiuti per una serie infinita di problemi burocratici. Cosa che ha addirittura spinto l’Anac ad accendere i riflettori sul Comune di Alcamo, convocando il sindaco Domenico Surdi e il segretario generale Vito Bonanno a Roma nei mesi scorsi per sentirli in audizione sui motivi proprio di queste proroghe su cui ci sarebbero dubbi sulla loro regolarità.

Con l’Energatikambiente ci sono stati momenti di grande tensione, culminati la scorsa estate con cumuli di spazzatura enormi che si sono creati ad Alcamo marina. Problemi che si sono ripresentati in questi giorni e che sono stati denunciati dal consigliere comunale Giacomo Sucameli che ha evidenziato la formazione di cumuli di rifiuti ad Alcamo marina, specie lungo la ex statale 187.