Ambiente

Alcamo, gara ponte rifiuti: altro colpo di scena, Tar riabilita la Fl Mirto e annulla interdittiva

Altro colpo di scena nella vicenda della gara ponte dei rifiuti ad Alcamo. Il Tar ha accolto la sospensiva della Fl Mirto e quindi annulla temporaneamente il provvedimento della prefettura dell’interdittiva antimafia. Di fatto, quindi, torna in ballo l’ipotesi dell’affidamento della gara a quest’azienda, che la vinse in associazione con la Camedil.

Il prossimo 31 maggio scade l’ultima proroga concessa dal Comune all’attuale ditta che svolge la raccolta rifiuti, l’Energetikambiente, mentre è stata fissata camera di consiglio al Tar il prossimo 4 giugno per l’ulteriore trattazione, in sede collegiale, della vicenda. Resta quindi ancora in bilico l’aggiudicazione di questo appalto che sembrava essere destinato alla sua revoca.

Infatti il Comune aveva avviato le procedure per la revoca della gara, ma questa sospensiva rimette tutto in gioco. La stessa Fl Mirto, appena ottenuta la sospensiva, ha scritto al municipio alcamese chiedendo di tenere conto di questo pronunciamento e dunque si candida a subentrare nella gestione del servizio. La Fl Mirto era stata raggiunta da questa interdittiva per effetto di una decisione della prefettura che estendeva a questa azienda l’analogo provvedimento che era stato bollato per la F.Mirto.

Quest’ultima, vincitrice dell’originario appalto con la Camedil della gara ponte dei rifiuti ad Alcamo, prima che venisse raggiunta dall’interdittiva aveva effettuato la cessione del ram d’azienda alla Fl Mirto. Nel frattempo avveniva l’assegnazione ed il Comune di Alcamo si è trovato in difficoltà di fronte a questa operazione, sollecitando la prefettura a rispondere sulla regolarità dell’eventuale assegnazione alla Fl Mirto con Camedil.

Solo nei giorni scorsi la stessa prefettura ha risposto, estendendo “a cascata” l’interdittiva anche alla ditta a cui era stata fatta la cessione del ramo d’azienda. Ecco perchè il Comune aveva avviato la revoca, questa sospensiva del Tar però cambia tutto: “Il provvedimento – scrive il tribunale amministrativo – merita un adeguato approfondimento in sede collegiale anche alla stregua del particolare e complesso contesto procedimentale e processuale che connota la fattispecie”.