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Partinico, la battaglia di mamma e figlio: lei sconfigge il coronavirus, lui la leucemia

Andrea ha lottato per due anni e oggi è in remissione; Benedetta, dopo un mese di ricovero, è guarita

Lei sconfigge il coronavirus, lui la leucemia. E’ la battaglia di Benedetta, 40 anni, e Andrea, 9, mamma e figlio di Palermo. Ne hanno passate tante insieme, eppure non si sono mai arresi. Andrea ha lottato per due anni contro la leucemia linfoblastica e oggi è in remissione; Benedetta ha cominciato a stare male per via del coronavirus il 15 marzo, la sua situazione si è via via aggravata. E’ stata in coma per 8 giorni. Dopo un mese di ricovero all’ospedale di Partinico (Palermo), è guarita. Lo riporta il Giornale di Sicilia.

Benedetta è una dei tre impiegati del call center Comdata che hanno contratto il virus a marzo. Otto giorni dopo i primi sintomi – febbre e spossatezza – le è stato fatto il tampone. E’ stata prima trasferita al pronto soccorso dell’ospedale Cervello di Palermo poi al Covid-hospital di Partinico. Aveva una polmonite bilaterale interstiziale. La sua situazione si è aggravata. E’ rimasta in coma per 8 giorni; quando i medici l’hanno staccata dal respiratore, ha riaperto gli occhi.
Nei suoi giorni in ospedale, Benedetta ha capito ancora di più le sensazioni del figlio Andrea: “E’ incredibile la forza dei bambini, forse io ne ho avuta di meno lì per lì. Quando sono precipitata nel coma ho avuto davanti a me l’oscurità – ha raccontato Benedetta al Giornale di Sicilia – La sensazione che mi rimane è di avere visto cosa c’è oltre. Ero gravissima ed ero nel panico. Mi sono rivolta a Dio e gli ho detto: ho Andrea di 9 anni, deve fare la comunione. Ho Arianna (l’altra figlia, ndr) di 5 anni, deve andare in prima elementare. Decidi tu”.
Benedetta è stata trattata prima con l’antivirale idrossiclorochina e poi, quando è peggiorata, i medici hanno cambiato strategia e sono passati all’antireumatoide. Poi, piano piano, è arrivata la guarigione. Benedetta è stata meglio e ha potuto videochiamare i suoi figli: “Andrea è scoppiato a piangere, Arianna appresso a lui. Ero debole ma felice – ha detto Benedetta – Fate del vostro meglio per lei, diceva Andrea a chi era lì a curarmi, il mio bambino che di medici ne ha conosciuti tanti. Cosa dicono i dottori, mamma?”.
Poi il 2 maggio Benedetta è tornata a casa: tre tamponi negativi le hanno restituito la vita.