Cronaca

Partinico, decesso anziana trasferita da casa riposo comunale. Il nipote: “Episodio strumentalizzato”

Si indigna la famiglia dell’anziana deceduta nei giorni scorsi in una casa di riposo gestita da una cooperativa privata a Partinico, dopo essere stata trasferita 48 ore prima dalla casa di riposo “Canonico Cataldo” per via della chiusura stabilita dal Comune per carenze finanziarie e il bando di affidamento andato deserto. A far sentire la sua voce uno dei nipoti dell’anziana 93enne, Alessandro Tortomasi, che punta il dito contro la politica locale e non solo, rea di aver voluto strumentalizzare quanto accaduto. Si è infatti scatenata una polemica sul fatto che gli anziani trasferiti possano aver subito un trauma. Sono note le polemiche all’indirizzo del commissario straordinario Rosario Arena contro cui si è rivoltato quasi tutto il consiglio comunale per questa decisione della chiusura. Accuse rispedite al mittente dallo stesso Arena il quale ha evidenziato di non aver avuto altra possibilità, in quanto la casa di riposo è un servizio ritenuto non indispensabile e le condizioni di dissesto finanziario dell’ente avrebbero comportato un danno erariale. Alessandro Tortomasi stigmatizza gli interventi fatti in seguito al decesso della nonna, con tanto di indagine aperta dai carabinieri e ispezione cadaverica del medico legale il cui responso è stato quello che il decesso è avvenuto per “cause naturali”. Il nipote ha deciso di scrivere alla nostra redazione di Partinicolive.it e di pubblicare la seguente lettera aperta:

Sento il bisogno di esprimere il mio pensiero e tutto il mio sdegno rispetto alla vicenda che ha visto protagonista mia nonna, D’EVOLA Grazia,  l’anziana donna di 93 anni, deceduta per cause naturali alcuni giorni dopo il suo trasferimento dalla casa di riposo Comunale Canonico Cataldo, quest’ultima costretta a chiudere i battenti per motivi ormai noti a tutta collettività.

Ciò premesso, alla luce di quanto accaduto, chiedo a tutti coloro i quali hanno pensato di strumentalizzare questa vicenda, utilizzandola come passerella politica o come punto all’ordine del giorno proponendosi di attaccare questo o quell’altro rivale; ritenendo finanche responsabile della morte di mia nonna l’attuale Commissario straordinario, di valutare l’opportunità di tacere nel rispetto dei familiari.

Ciò che accade in questo paese è solo frutto di più di un decennio di cattiva amministrazione che affonda le proprie radici in una mentalità che mai è cambiata e difficilmente cambierà. Lungi da me dare giudizi o pensare di poter trovare una soluzione. Chiedo semplicemente a nome mio e di tutti i miei familiari di rispettare il nostro dolore evitando di trasformare vicende come questa in questioni politiche.