Enti locali

Castellammare del Golfo, Eas in fallimento: Comune ricorre al Tar contro la Regione

Il Comune di Castellammare del Golfo impugna il decreto del presidente della Regione con cui si dichiarano decaduti i vertici dell’Eas, l’ente acquedotti siciliano, con la conseguente liquidazione coatta amministrativa della società, che consiste in una sorta di fallimento per gli enti pubblici.

La giunta castellammarese ha dato incarico ad un proprio legale, l’avvocato Maria Beatrice Miceli, per presentare un ricorso al Tar contro un provvedimento ritenuto illegittimo che in tal modo porrebbe il Comune di fatto come futuro ente gestore delle reti idriche e fognarie con un passaggio di consegne che avverrebbe sostanzialmente d’imperio dall’Eas. Fissata dal Tar udienza il prossimo 4 giugno, giorno in cui si capirà quindi quale sarà il futuro della gestione del servizio idrico e fognario.

Il Comune sostiene la tesi dell’illegittimità di questo passaggio forzato della gestione, che non verrebbe accompagnato da alcuna fase di concertazione, nè tantomeno dalla verifica della consistenza delle reti. Nel contempo ci sarebbero anche non pochi problemi per il municipio dal momento che di capo e collo dovrebbe riorganizzarsi con figure tecniche ed operative, oltre che logisticamente, per poter ottemperare alla totale gestione delle reti idriche e fognarie.

Compito che invece da tanti anni è in capo proprio all’Eas nella cittadina marinara, anche se negli ultimi tempi la crisi di questa società ha costretto il Comune a sostituirsi in molti interventi di manutenzione e persino più recentemente nelle manovre di apertura e chiusura dell’acqua.

Questo ricorso in realtà non è altro che il proseguo di una battaglia legale che era già cominciata due anni fa e che aveva portato sempre il Comune castellammarese, con altri enti locali della provincia, a presentare un ulteriore ricorso al tribunale amministrativo ad un primo provvedimento sempre della Regione con cui si disponeva la consegna delle reti per effetto di un’apposita legge che venne considerata incostituzionale. In quel caso lo stesso Tar emise una sospensiva, congelando di fatto tutto il contendere: pronunciamento che allo stesso modo è atteso a giorni.