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Alcamo, nuovo Piano fabbisogno del Comune: si riduce numero precari in esubero

Si riduce notevolmente il numero dei precari che rischiano di perdere il loro posto di lavoro al Comune di Alcamo. Dai 101 dell’ultimo piano del fabbisogno del personale varato dalla giunta lo scorso anno si è passati agli appena 30 di quest’anno. La nuova manovra, appena varata dall’amministrazione comunale targata Movimento 5 Stelle, c’è spazio persino per qualche Asu che potrà essere assunto attraverso le selezioni che saranno prossimamente indette per riempire qualche posto vacante tra le categorie “B”.

Una serie di fattori hanno permesso al governo cittadino di arrivare a chiudere il cerchio limitando notevolmente il numero di precari che restano fuori dai giochi: in primis il gran numero di cessazioni dei rapporti di lavoro, ben 173 nell’ultimo decennio. Novità sono sopraggiunte anche per quanto concerne il “tetto finanziario massimo potenziale”, il cui innalzamento ha potuto permettere al Comune di aumentare anche la dotazione finanziaria disponibile proprio per la spesa del personale.

Spesa che è salita a quasi 15 milioni di euro, calcolata con riferimento alla spesa effettivamente sostenuta, secondo le indicazioni contenute nella deliberazione della Corte dei Conti del 2014. A preoccupare notevolmente è il numero ridotto di categoria ‘D’ negli ultimi 10 anni in 29 hanno cessato il loro rapporto con l’ente locale ed oggi ne restano in servizio appena 37 dipendenti:

“Numero assolutamente inadeguato – precisano in un passaggio della propria delibera la giunta alcamese – ad assicurare le funzioni di coordinamento tra la dirigenza e gli istruttori ed esecutori, con conseguente rallentamento dell’attività gestionale e di attuazione dei programmi”. In questo quadro a seguito della pubblicazione dei bandi di reclutamento, stabiliti alla fine dello scorso anno, per i posti già previsti nel piano del fabbisogno varato nel 2019 non si prevede nessuna modifica essendo le procedure già iniziate e in parte concluse.

Si è invece ritenuto opportuno destinare con priorità le capacità assunzionali ordinarie per reclutare altre due categorie “D” con profilo di istruttori direttivi da assegnare alle aree amministrativa e tecnica, e al contempo, per rendere sostenibile la spesa corrente nell’attuale situazione di emergenza sanitaria, rinviare la maggior parte delle assunzioni all’annualità 2022.

Ritornando specificatamente ai precari si prevede di assumerne 342 su un totale di 372, mentre altri 37 hanno avanzato istanza di fuoriuscita che permetterà loro di avere liquidati come incentivo il totale di5 anni di stipendi. Tutte le stabilizzazioni avverranno a 24 ore settimanali, per una spesa complessiva di 6,3 milioni di euro, di cui 4,1 a carico del Comune e 2,2 a carico della Regione come quota di co-partecipazione.