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Partinico, crisi coronavirus: “No sanzioni per acconto Imu a chi paga entro settembre”

Il Partito della Rifondazione Comunista circolo “Peppino Impastato” di Partinico e il movimento “Cambiamo Partinico” sollecitano il Comune di Partinico ad evitare l’applicazione di sanzioni e interessi in caso di mancato pagamento da parte dei contribuenti partinicesi dell’acconto dell’Imu fissato per il prossimo 16 giugno. Questa “opzione” varrebbe per chi versasse quanto dovuto entro il successivo 30 settembre. La proposta si materializza per venire incontri ai partinicesi colpiti dalla grave crisi economica determinata dalla pandemia del coronavirus. Rifondazione e “Cambiamo Partinico” hanno presentato ufficialmente la proposta al Commissario straordinario, Rosario Arena, e alla presidente del consiglio, Silvana Italiano.

LA NOTA INTEGRALE PRESENTATA AL COMUNE

Al Commissario del Comune di Partinico

Dott. Rosario Arena

Al Presidente del Consiglio Comunale di Partinico

Dott.ssa Silvana Italiano

Il Partito della Rifondazione Comunista circolo “Peppino Impastato” di Partinico e il movimento “Cambiamo Partinico”

Premesso che:

con D.P.C.M del 31 gennaio 2020 (in G.U. n. 26 del 1° febbraio 2020) è stato dichiarato per sei mesi, e quindi fino al 31 luglio 2020, lo stato di emergenza in conseguenza del rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti dalla pandemia COVID-19;

con diversi provvedimenti governativi è stata disposta la chiusura forzata di molte attività economiche;

diverse attività economiche, pur non obbligate alla chiusura, hanno deciso, anche per l’impossibilità oggettiva o temporanea di garantire le misure minime di sicurezza, la sospensione della propria attività;

la grave crisi economica dovuta all’emergenza da COVID-19 ha determinato in molti contribuenti la difficoltà di adempiere al pagamento della prima rata dell’IMU entro i termini previsti dalla legge.

Considerato che:

l’art. 1, comma 762, della legge n. 160 del 2019, dispone che «in deroga all’articolo 52 del decreto legislativo n. 446 del 1997, i soggetti passivi effettuano il versamento dell’imposta dovuta al comune per l’anno in corso in due rate, scadenti la prima il 16 giugno e la seconda il 16 dicembre»;

il citato comma 762 dispone altresì che «in sede di prima applicazione dell’imposta, la prima rata da corrispondere è pari alla metà di quanto versato a titolo di IMU e TASI per l’anno 2019. Il versamento della rata a saldo dell’imposta dovuta per l’intero anno è eseguito, a conguaglio, sulla base delle aliquote» deliberate per il 2020 dal Comune;

l’art. 1, comma 777, lett. b), della legge n. 160 del 2019, prevede che i Comuni possano con proprio regolamento «stabilire differimenti di termini per i versamenti, per situazioni particolari»;

Ritenuto che:

il Comune possa, ai sensi dell’art. 1, comma 775, della legge n. 160 del 2019, prevedere la non applicazione di sanzioni ed interessi in caso di versamenti effettuati entro una certa data, individuata dalla delibera consigliare, avente natura regolamentare;

in ragione della grave crisi economica determinata dalla pandemia COVID-19, sia opportuno salvaguardare il tessuto economico del territorio comunale, prevedendo la possibilità di corrispondere la prima rata dell’IMU relativa al 2020 entro il 30 settembre 2020, senza applicazioni di sanzioni ed interessi.

Dato atto che non occorre apportare modifiche al bilancio di previsione comunale, trattandosi di un mero differimento del versamento disposto per i contribuenti IMU.

PROPONGONO

– di disporre la non applicazione di sanzioni ed interessi nel caso di versamento dell’acconto IMU 2020 entro il 30 settembre 2020.