Cronaca

Partinico, uomo pesta la moglie e viene arrestato: i figli fanno scoprire la verità

Nonostante le botte a mai finire anche questa volta stava provando a difendere il marito. Sono stati i figli però che l’hanno incoraggiata davanti ai poliziotti a raccontare tutto, a far uscire fuori la mamma-coraggio che era in lei. Ed è così che alla fine ha fatto arrestato il marito-padre orco, un uomo di 43 anni con precedenti di polizia.

E’ finito in manette non solo per i maltrattamenti ma anche per aver aggredito e minacciato gli agenti che erano intervenuti per fermarlo dall’ennesimo pestaggio nei confronti della moglie. Pare che alla base delle violenze, oltre ad una cultura retrograda, ci fosse anche l’abuso di alcol da parte dell’uomo che puntualmente faceva scattare la scintilla della rabbia. L’arresto è maturato al termine di una lunga notte di indagini. Tutto è partito da uno dei figli minorenni della coppia che uscendo di casa ha deciso di chiamare la polizia per chiedere di salvare la madre.

Gli agenti lo hanno trovato sul pianerottolo, in lacrime ed in evidente stato di choc. Ha chiesto ai poliziotti di entrare subito a casa e di fare presto perché il padre stava picchiando la madre. Una volta dentro l’appartamento, gli agenti hanno innanzitutto soccorso la donna, che era evidentemente impaurita. E’ quindi cominciata una sorta di “trattativa” con l’uomo, evidentemente in grave stato di agitazione, nel tentativo di farlo tornare in sè.

Per tutta risposta il 43enne, nonostante i tanti tentativi, si rivolgeva ai poliziotti con frasi ingiuriose e con un atteggiamento minaccioso sino a minacciarli di morte e lanciare contro di loro vari oggetti che si trovavano per casa. L’uomo è stato quindi portato in commissariato ma anche qui i suoi bollenti spiriti non si sono per nulla sopiti. Nel contempo anche la vittima è stato portata in commissariato per raccontare quanto era accaduto ma inizialmente, incalzata dalle domande degli agenti, ha cercato scagionare il marito; a quel punto i figli, che si trovavano con lei, l’hanno sollecitata a raccontare tutta la verità della loro triste vita familiare.

La donna, non riuscendo a trattenere le lacrime, ha quindi deciso in un pianto liberatorio di raccontare tutto. In realtà quello che era accaduto quella sera era solo l’ennesimo episodio di violenza, con il marito che rincasava ubriaco fradicio e particolarmente pericoloso. In particolare quella sera il pestaggio era cominciato quando la donna si era rifiutata di consegnare al marito una somma di denaro.

Il 43enne, per tutta risposta, l’aveva afferrata per il collo e colpita con schiaffi e calci, non curante della presenza dei due figli, che coraggiosamente erano intervenuti a difesa della mamma, cercando di sottrarla dalla cieca violenza del padre. Ma quell’uomo, in preda oramai ad una furia cieca, aveva anche colpito il minore con un pugno alla schiena. Alla luce della ricostruzione delle violenze, il gip della procura di Palermo convalidava l’arresto e disponeva i domiciliari in un’altra abitazione.