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Partinico, la strage della Camera del lavoro del ’47: oggi cerimonia di commemorazione

Questa mattina è stata deposta una corona di fiori per ricordare le vittime della strage di Partinico del 22 giugno 1947. A distanza di 73 anni la Cgil, assieme ai familiari delle vittime, ha voluto organizzare una cerimonia davanti alla sede della Camera del Lavoro di Partinico in cui avvenne il tragico fatto di sangue  con la deposizione di una corona di fiori.

Nella strage persero la vita i due dirigenti sindacali, Giuseppe Casarrubea e Vincenzo Lo Iacono, e furono   feriti Leonardo Addamo, Salvatore Patti e Giuseppe Salvia. Quello stesso giorno, ci furono gli assalti alle Camere del Lavoro di Borgetto, Carini, Cinisi, Monreale, San Giuseppe Jato, sempre ad opera di esecutori della banda del monteleprino Salvatore Giuliano.

A Partinico accadde il fatto più grave: le camionette dei banditi passarono lanciando bombe a mano e sparando colpi di mitra contro la sede dove erano riuniti i dirigenti sindacali. Casarrubea morì sul colpo mentre Lo Iacono, ferito con trenta colpi di arma da fuoco, morì dopo sei giorni di agonia in ospedale. Alla manifestazione presente anche Silvana Italiano, presidente del Consiglio comunale di Partinico, Dino Paternostro, del dipartimento Legalità Cgil Palermo, e il segretario generale della Cgil Palermo Enzo Campo.

Un anno fa a Palermo, in occasione dell’anniversario, sono state intitolate due strade a Giuseppe Casarrubea e Vincenzo Lo Iacono. “Casarrubea e Lo Iacono – dichiara Enzo Campo –  sono stati due dirigenti sindacali costruttori di democrazia, portatori della cultura del lavoro, simboli di quell’epopea di scontri nelle campagne che culminò con la strage alla Camera del Lavoro di Partinico e con gli assalti alle altre Camere del Lavoro della zona, durante i quali furono uccisi tanti nostri dirigenti sindacali nel tentativo di bloccare con il terrore il movimento dei contadini che in Sicilia lottava per il lavoro e i diritti”.

“La strage di Partinico – ha aggiunto il segretario cittadino della Cgil di Partinico, Pino Gagliano – è stata la prosecuzione   della strage di Portella della Ginestra. I due episodi avvennero a distanza di un mese e mezzo. Ogni anno a Partinico siamo vicini ai familiari delle vittime, per ricordare la nostra appartenenza e l’identità del mondo del lavoro, che nel corso di tante battaglie per i diritti ha pagato un prezzo di sangue altissimo”.