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Partinico, disco verde al bilancio 2017-2019: dopo 4 anni il Comune approva manovra

A distanza di 4 anni dall’ultimo bilancio approvato, il Comune di Partinico si è dotato in via definitiva del bilancio pluriennale riequilibrato degli anni 2017-2019. Il consiglio comunale ha approvato la manovra finanziaria che era stata validata il mese scorso dal ministero dell’Interno, essendo l’ente locale in dissesto finanziario. Una sorta di presa d’atto dal momento che questo stesso bilancio era stato già varato dall’assise nell’ottobre scorso e inviato al ministero per la necessaria verifica dei conti da riequilibrare.

Intanto è stata effettuata solo una delle due surroghe in seno al consiglio che dunque resta ancora senza plenum. Non si è infatti presentato Pietro Liberato, della lista civica “L’alternativa” che avrebbe dovuto prendere il posto del dimissionario Renzo Di Trapani. Questo significa che alla prossima seduta dovrà nuovamente essere “scalata” la lista delle preferenze: con questa sono già quattro le rinunce.

Al quarto tentativo invece è stato occupato nuovamente lo scranno lasciato libero dal consigliere dimissionario Emiliano Puleo della lista “Cambiamo Partinico-città d’Europa”: al suo posto subentra Gioacchino Chimenti. Una scelta che non è piaciuta allo stesso Puleo, il quale aveva auspicato che nessuno avesse preso posto in quello scranno considerando il momento di caos che sta vivendo Partinico, commissariato da un anno e con un incombente scioglimento per infiltrazioni mafiose. Tra i due movimenti che avevano costituito la lista è stato un polemico botta e risposta.

LA NOTA INTEGRALE DI EMILIANO PULEO DI CAMBIAMO PARTINICO             

Accettando l’elezione in consiglio comunale città d’Europa e Gino Chimenti interrompono quello spirito unitario, non concordato ma manifestatosi naturalmente, che coloro i quali hanno preceduto quest’ultimo avevano fin qui dimostrato, ovvero quello di non prendere più parte a questo consiglio comunale ormai svuotato di ogni sua funzione di indirizzo politico, perché inascoltato e perennemente mortificato dal detentore del potere esecutivo dell’Ente e da un Presidente totalmente prono alle sue volontà, auspicando che quanto meno questo atto estremo e doloroso, se seguito da una maggioranza di 13 consiglieri comunali, facesse scoppiare un caso politico che portasse la questione a livello regionale e nazionale, accendendo i riflettori su questo pezzo disgraziato di realtà siciliana. Al di là di tutto sarebbe stato un segnale di dignità politica da parte di un’intera lista, che solo due anni fa sosteneva Mauro Nicolosi Sindaco e il suo programma elettorale, le cui istanze sono state fino alle mie dimissioni portare avanti con coerenza e lealtà. Non mi resta comunque che fare gli auguri di buon lavoro all’amico Gino Chimenti per questa brevissima e credo anche poco utile esperienza da consigliere comunale che si appresta ad intraprendere.

LA NOTA INTEGRALE DI “PARTINICO CITTA’ D’EUROPA”

A seguito delle dimissioni del Consigliere Emiliano Puleo dalla sua carica, tocca ad un esponente di “Partinico città d’Europa” scegliere se accettare la nomina di consigliere all’interno del nostro Comune. Scelta difficile, certo, date le condizioni in cui versa la vita politica della nostra città che si riflette nella mortificazione del suo Organo rappresentativo, il Consiglio comunale e che hanno indotto Puleo alle dimissioni. Rispettiamo l’invito, sotto forma d’auspicio, rivolto dal gruppo di “Cambiamo Partinico” ai candidati non eletti di “Partinico città d’Europa” a condividere la loro posizione e a seguirli nella scelta di non sedersi al Consiglio. Ma, scontata l’approvazione per la loro scelta, non segue che le nostre decisioni politiche debbano essere quelle auspicate da “Cambiamo Partinico”. Riteniamo, infatti, doveroso accettare l’incarico spettante a uno dei nostri candidati, nel rispetto del contratto politico sottoscritto da ciascuno di essi col popolo partinicese quando ne hanno chiesto il voto. La decisione, presa secondo le modalità democratiche che hanno sempre contraddistinto il nostro movimento, è stata motivata dalla consapevolezza che, pur nella prospettiva di un prossimo scioglimento del Consiglio, sia necessario che al suo interno rimanga un presidio politico mosso da logiche avulse da qualsiasi altra finalità che non sia il bene comune. Finora tale funzione è stata svolta con impegno e tenacia da Emiliano Puleo, che ringraziamo vivamente per quanto ha fatto o tentato di fare. Il testimone passa ad a “Partinico città d’Europa” e vogliamo sperare che i nostri alleati di lista rispettino la nostra decisione come noi abbiamo rispettato la loro.