Cronaca

Terrasini, naufragio peschereccio: il caso sollevato alla Camera con un’interrogazione

“Quali iniziative il governo Conte intende promuovere nell’immediato per procedere al recupero del relitto della ‘Nuova Iside’ e garantire alla famiglia la possibilità di dare una degna sepoltura al giovane capitano ancora oggi disperso in mare?”. È questo il cuore di un’interrogazione indirizzata ai ministri delle Difesa, Lorenzo Guerini, e dell’Interno, Luciana Lamorgese, dal deputato alla Camera, Antonio  Lombardo.

“I familiari delle vittime del naufragio – afferma Lombardo –, a quasi due mesi dalla tragedia, chiedono con grande forza che venga recuperato il relitto, che giace a circa 1.400 metri di profondità nel mare di San Vito Lo Capo, all’interno del quale, verosimilmente, è ancora intrappolato il corpo del giovanissimo capitano del peschereccio, Vito Lo Iacono, ancora non ritrovato. È giusto che sappiano cosa il governo intenda fare per esaudire questo loro legittimo e condivisibile desiderio”.

Il peschereccio terrasinese è affondato nella zona di capo San Vito in circostanze ancora poco chiare. La Procura ha aperto un’indagine in cui si ipotizza che una petroliera abbia potuto travolgere l’imbarcazione: per questo motivo ci sono 4 iscritti nel registro degli indagati. Dopo il naufragio sono riemersi i corpi senza vita di Matteo e Giuseppe Lo Iacono, mentre risulta ancora disperso Vito Lo Iacono.