Lavori pubblici

Alcamo, soldi alle scuole per misure anti-coronavirus: il “sì” del consiglio comunale

Disco verde dal consiglio comunale di Alcamo per la modifica al programma triennale delle opere pubbliche 2020/2022, con l’inserimento rispetto all’elenco originario di un progetto finanziato dal ministero dell’Istruzione per la riqualificazione degli edifici scolastici in chiave anti Covid. Una manovra che comprende non solo i 230 mila euro del ministero ma anche altri fondi comunali già stanziati in precedenza per altri due plessi, “Pirandello” e “Aporti” per un’aggiunta di ulteriori 185 mila euro complessivi.

Con i soldi del ministero invece gli interventi saranno effettuati nei plessi “Ciullo”, “Lombardo Radice”, “Navarra”, “Pietro Maria Rocca”, “San Giovanni Bosco”, “Mirabella” e “Gentile”. Il contributo del Miur è a valere sui Fondi Strutturali Europei e riguarda la misura “Interventi di riqualificazione degli edifici scolastici, anche per facilitare l’accessibilità delle persone con disabilità”. Con questi stanziamenti si prevedono lavori di manutenzione straordinaria per adeguamento e adattamento funzionale degli spazi e delle aule didattiche in conseguenza dell’emergenza sanitaria da Covid-19.

In pratica dovranno essere realizzati avori murari e acquistate anche attrezzature per permettere l’assolvimento delle linee-guida del governo regionale per il rientro in sicurezza degli alunni in ragione dell’emergenza sanitaria, con il contenimento della diffusione del coronavirus. L’atto è stato votato dalla maggioranza compatta del Movimento 5 Stelle e anche da una parte dell’opposizione, mentre un’altra parte ha invece criticato l’operato dell’amministrazione comunale. Critiche sono piovute dai consiglieri Giacomo Sucameli e Saverio Messana che hanno lamentato la mancanza di coinvolgimento di tutto il consiglio comunale nella scelta degli interventi e degli edifici.

Da qui si è scatenata la bagarre, con il sindaco Domenico Surdi, l’assessore Stefano Alessandra e la consigliera comunale Laura Barone ad evidenziare che l’assise non approva progetti ma atti di programmazione e quindi i dettagli dovranno essere varati dopo l’inserimento dell’opera nel piano triennale.