Cronaca

Terrasini, naufragio “Nuova Iside”: incidente probatorio conferma ipotesi affondamento

Incidente probatorio ieri davanti al Gip Annalisa Tesoriere sulla vicenda del naufragio del peschereccio di Terrasini “Nuova Iside”, affondato nella notte tra il 12 e 13 maggio scorsi al largo di Capo Sam Vito in circostanze ancora non del tutto chiarite e su cui la Procura ha aperto un’inchiesta.

Secondo quanto riporta il Giornale di Sicilia si rafforzerebbe l’ipotesi che l’imbarcazione sia stata investita e affondata. Unica indiziata la petroliera Vulcanello, per cui ci sono 4 indagati: dall’esame della scatola nera emerge che al momento dell’ipotetico impatto la petroliera fosse stata messa con pilota automatico in modalità diurna anziché notturna.

Secondo gli inquirenti i componenti dell’equipaggio si sarebbero accorti dell’urto ma avrebbero comunque proseguito. Inoltre nei giorni scorsi è stato verificato come la “Vulcanello” fosse stata riverniciata, e anche in questo caso l’ipotesi è che si volessero nascondere i segni dell’impatto. Nello scontro la “Nuova Iside” è affondata: a perdere la vita Matteo Lo Iacono, 53 anni, e il nipote Giuseppe Lo Iacono di 34 i cui corpi furono trovati qualche giorno dopo il naufragio. Una terza persona, Vito Lo Iacono, 27 anni, figlio di Matteo, risulta ancora dispersa.