Enti locali

Alcamo, ore extra dei dipendenti del giudice di pace: Comune trova l’accordo

Evitato il contenzioso tra il Comune e i suoi dipendenti distaccati al giudice di pace di Alcamo. Sottoscritto un accordo transattivo tra l’amministrazione comunale e i lavoratori a cui sono state riconosciute le eccedenze orarie svolte dal 2014 al 2016. A loro andranno quasi 10 mila euro per chiudere la controversia.

L’accordo prevede il pagamento a saldo e stralcio, a titolo di compenso per lavoro aggiuntivo svolto negli anni 2014, 2015 e 2016 alle dipendenze del Comune di Alcamo, delle somme quantificate per ciascun dipendente nella misura di circa il 50 per cento delle ore di eccedenza effettuate e originariamente richieste. “Ritenuto – sostiene la giunta nell’atto approvato – che la transazione è conveniente per questo Ente anche sul presupposto della naturale aleatoria del giudizio che potrebbe vedere soccombente il Comune, con obbligo di maggiore esborso di somme gravate di rivalutazione monetaria e interessi legali sulle somme rivalutate”.

Nel contempo la transazione prevede che i dipendenti, ottenute queste somme, rinunciano ad ogni azione. Storia a lieto fine questa che si era trascinata per tanto tempo, ancora prima dell’insediamento dell’attuale amministrazione comunale. Con varie istanze, infatti, l’ultima delle quali il 9 marzo del 2016 i dipendenti distaccati all’ufficio del giudice di pace avevano avanzato questo pagamento di straordinari.

Era stata autorizzata l’adesione al tentativo di conciliazione presso l’Ufficio del lavoro di Trapani, nominando quale rappresentante del Comune l’allora segretario generale ma vi fu un primo rinvio e dopodiché la questione rimase sepolta. Solo nel maggio scorso i dipendenti sono tornati a bussare alle porte del Comune, rendendosi disponibili anche ad aderire ad un accordo bonario.