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Partinico, senatore Mollame tra i “ritardatari” della restituzione dell’indennità: “Ho versato 80 mila euro”

Le polemiche di questi giorni sui ritardi della restituzione delle indennità da parte dei parlamentari regionali e nazionali del Movimento 5 Stelle ha finito per investire anche il senatore partinicese Franco Mollame. In base alla piattaforma ufficiale https://tirendiconto.it/, Mollame sarebbe tra quelli che hanno accumulato più “morosità” sotto questo aspetto.

Le ultime somme rendicontate risultano quelle di dicembre 2019. Vicenda che emerge a 24 ore da quanto annunciato da Davide Casaleggio, figlio dello storico fondatore Gianroberto deceduto 4 anni fa, in una mail inviata ai circa 160 mila parlamentari italiani grillini. In pratica ha evidenziato che “a causa delle protratte e gravi morosità di diversi portavoce del Movimento 5 Stelle che da troppi mesi hanno deciso di venir meno agli impegni presi, saremo costretti a ridurre progressivamente diversi servizi e strumenti le cui spese di funzionamento, in assenza delle entrate previste, non risultano ovviamente più sostenibili”.

Il riferimento in particolare è alla paventata ipotesi della chiusura della piattaforma “Rosseau”, che gestisce il Movimento nelle sue varie componenti elettive (Parlamenti italiano ed europeo, consigli regionali e comunali) e consente la partecipazione degli iscritti attraverso, ad esempio, la scrittura di leggi e il voto per la scelta delle liste elettorali o per dirimere posizioni all’interno del gruppo politico. La parte spettante dell’indennità di restituzione per questa piattaforma è pari a 300 euro per ogni parlamentare eletto.

“Credo – replica il senatore partinicese Francesco Mollame – che Casaleggio si riferisca al contributo che versiamo alla piattaforma Rousseau; in questo caso, per quel che mi riguarda sono in linea avendo fatto a giugno l’ultimo versamento in cui anticipavo le somme relative al mese di luglio. Sarei arretrato solo per la rata di agosto. Per quanto riguarda la restituzione di parte degli emolumenti riferisco di avere un arretrato di tre mesi anche se dal sito credo risultino quattro mesi. Faccio presente, ad onor del vero, che ho restituito da quando mi sono insediato, compresa indennità di carica, qualcosa come 80 mila euro circa e durante il primo periodo ho contributo per iniziative sul territorio per importi superiori a quello di cui dispongo. Garantisco che recupererò: del mantenimento della parola data non ho mai dato adito a dubbio alcuno. Vorrei sottolineare che siamo in emergenza pandemia e qualche ritardo potrebbe anche essere giustificato, almeno credo. Vorrei poi precisare che secondo regolamento interno la rendicontazione è dovuta fino ad aprile”.

Effettivamente, sulla base del regolamento interno per la rendicontazione del Movimento 5 stelle, i parlamentari hanno tempo di rendicontare il periodo compreso da maggio a luglio entro il 30 settembre.

“Vorrei inoltre sottolineare – aggiunge Mollame – che la mia attività non si esaurisce nella rendicontazione. Anzitutto conto presenze in aula, al netto dei congedi autorizzati, superiori al 99 per cento; sono membro della Commissione permanente Agricoltura e agroalimentare, della Commissione Bicamerale per le questioni regionali, della Commissione di vigilanza e controllo su cassa depositi e prestiti ed ancora dell’Osce, l’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa, la più grande organizzazione di sicurezza al mondo che conta 57 stati fra Europa, Asia Centrale e Nord America; ho ricoperto per due anni e mezzo il ruolo di segretario dell’ufficio di Presidenza Commissione Agricoltura, ho anche all’attivo innumerevoli ruoli di relatore e sono primo firmatario dei disegni di legge su ‘Pane fresco’, ‘Tartufi’ e ‘Riduzione del consumo di Suolo’”.