Lavori pubblici

Partinico, delibera illuminazione revocata. L’ex commissario: “Scelta che mi lascia perplesso”

La recente revoca della nuova bozza di contratto per l’affidamento da parte del Comune del servizio di pubblica illuminazione finisce per far discutere. Il provvedimento è stato varato dagli attuali commissari prefettizi, con compiti di giunta e consiglio comunale, i quali hanno fatto carta straccia del lavoro del loro predecessore, il commissario inviato dalla Regione Rosario Arena. La bozza è stata annullata perchè considerata difforme da quanto aveva invece espresso il consiglio comunale allora in carica. Effettivamente furono fatte alcune modifiche, tutte comunque  vantaggiose per il municipio, rispetto all’originario contratto che prese le mosse sotto il governo dell’allora sindaco Salvo Lo Biundo. Arena ha voluto prendere posizione su quanto accaduto facendo alcune precisazioni in merito:

Apprendo da alcuni organi di stampa (di provata professionalità) e da persone onorabili ed oneste che mi sono state vicino per tutto il periodo del mio mandato di Commissario Straordinario (su nomina Regione Siciliana) di Partinico, che si è voluto strumentalizzare, a danno della mia persona, la questione riguardante il contratto d’illuminazione pubblica della città. A tal riguardo, per onere ed onore di verità, mi corre l’obbligo di ricordare che al momento del mio insediamento presso l’Ente trovai già in fase avanzata l’iter di modifica contrattuale tra il Comune e la ditta aggiudicataria dell’appalto in quanto detto contratto era stato ereditato in toto dal Sindaco De Luca. Pertanto, non ho fatto altro che proseguire sulla stessa strada, ovviamente utilizzando l’indispensabile supporto dei vari pareri tecnico, amministrativo, giuridico e legale rispettivamente forniti doverosamente dal dirigente di settore, dal tecnico comunale – Ing. Armando Piscitello – e, ovviamente dal segretario generale Lucio Guarino deputato, quest’ultimo, all’esame di ogni procedimento amministrativo per tutti i profili di legalità di sua competenza. Apprendere che il mio provvedimento è stato revocato dai commissari prefettizi, perché difforme dalla volontà del consiglio comunale, mi lascia alquanto perplesso. Ciò non certamente per la scelta degli attuali commissari, ma per il fatto che questa revoca è stata validata dai sopra citati organi comunali che si erano orientati, anche per iscritto, in tutt’altro modo quand’ ero al governo della città. Un commissario straordinario con poteri di sindaco e della giunta, proprio come lo sono stato io per ben tredici mesi, emana degli indirizzi politico-amministrativi che poi devono essere supportati dagli organi tecnici, giuridici e dai burocrati in seno al Comune. È il caso di ricordare che in capo ad ogni figura dell’Ente Locale ricadono competenze e responsabilità. Concludo, da sempre sono abituato a prendermi le mie responsabilità, ma soltanto quelle che mi competono“.