CRONACA

Centinaia di richieste per ottenere la riduzione della Tari, il comune: “sono inammissibili”

RICHIESTA DI UNA CITTADINA
Mi dispiace Signor Sindaco interrompere il filo con un post meno allegro, ma mi piacerebbe sapere se ha letto la mia lettera aperta di alcuni mesi fa, dato che non mi ha risposto. Ancora, quindi, sono in attesa di sapere che fine dovrà fare l’immondizia prodotta a Borgetto, dato che, per il “momento”, ci appoggiamo a qualche raro contenitore di Partinico e paghiamo lo stesso il caro servizio! Dopo tanti anni di differenziata ora ritorno a mescolare plastica, vetro e carta, che spreco di risorse! Non esistono campane di raccolta nemmeno a Partinico! GRAZIE, almeno della Sua risposta.

Centinaia di richieste di cittadini sono state protocollate in questi giorni al comune di Borgetto per ottenere uno sconto sulla tassa sui rifiuti per la mancata raccolta della spazzatura.

Il sindaco Gioacchino De Luca fa sapere che tutte le istanze sono inammissibili.

Le richieste, come prevede il regolamento della Tari, miravano ad ottenere una drastica riduzione della tassa nei casi in cui il servizio di raccolta dell’immondizia non viene garantito nel territorio comunale. Nelle scorse settimane in paese si sono registrati pesanti disservizi, con cumuli di spazzatura all’interno del centro abitato e cittadini che hanno dato alle fiamme i rifiuti. Ma per il comune, “sono inammissibili allo stato attuale, le richieste di riduzioni tariffarie” della Tari. Il sindaco fa sapere, che il Dipartimento di Prevenzenzione dell’Asp Partinico non ha evidenziato particolari situazioni di disagio. “A decidere lo stato di emergenza – spiega telefonicamente Gioacchino De Luca – è l’autorità sanitaria del paese ovvero il primo cittadino. E in questo momento posso dire che non ci sono le condizioni per dichiarare l’emergenza sanitaria. Il paese adesso infatti è pulito, tranne qualche cumulo di spazzatura in via libertà che sarà rimosso a breve. La nota che abbiamo diffuso è da considerare una risposta alle numerose istanze pervenute. Non pagare il servizio – conclude De Luca – non risolve il problema. La soluzione deve essere trovata dalla Regione in tempi brevi”

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