Spaccio, furti, rapine in abitazione e ricettazione – giro della “Mala” scoperto dai Carabinieri

Questa mattina all’alba i Carabinieri della Compagnia di Carini, in collaborazione con i colleghi di Partinico, hanno eseguito l’ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal GIP di Palermo Dott.ssa Angela GERARDI, nei confronti di otto persone responsabili, a vario titolo, dei reati di spaccio e detenzione illecita di sostanze stupefacenti, ricettazione, furto aggravato, furto in abitazione e rapina, commessi tra luglio 2012 e marzo 2013, in vari paesi della provincia di Palermo.

A seguito dell’operazione sono stati sottoposti alla custodia cautelare in carcere ESPOSITO Bartolomeo di Carini, (già agli arresti domiciliari) e CASTIGLIOLA Giuseppa di Cinisi, già detenuta presso la casa circondariale di Agrigento. Altre sei persone, residenti a Carini, Borgetto e Capaci sono state sottoposte all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.

L’attività d’indagine, condotta dalla Stazione Carabinieri di Capaci, ha avuto inizio nel mese di luglio 2012 con l’arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti di un minorenne di Carini. Nell’occasione, il giovane aveva dichiarato agli inquirenti di svolgere l’attività di “pusher” per conto di ESPOSITO Bartolomeo, già noto alle forze dell’ordine. A quel punto, sono state avviate delle attività tecniche che hanno consentito di scoprire una fitta rete di spaccio di marijuana e hashish, con l’esecuzione di svariati arresti in flagranza di reato ed il sequestro di circa 400 grammi di sostanza stupefacente.

L’indagine, tuttavia, non si è limitata solo all’ambito della droga. Nel corso delle attività, infatti, sono stati scoperti numerosi reati commessi dagli indagati nel territorio della provincia di Palermo: un furto aggravato commesso nottetempo in un esercizio commerciale di Capaci; il furto di un ciclomotore presso un’abitazione di Carini e il furto di combustibile di un automezzo della Società ATO-PA 1 commesso a Cinisi. Le indagini, inoltre, hanno consentito di accertare la responsabilità in capo ad alcuni degli indagati della ricettazione di circa 200 kg di alluminio (tra porte e infissi), 30 kg di “oro rosso” (il ricercatissimo rame) e vari elettrodomestici, provento di furti commessi a Trappeto nel mese di febbraio dello scorso anno. In Particolare uno degli indagati, avendo particolari difficoltà a “piazzare” l’ingente di merce rubata, non ha esitato a venderne una parte alla zia, a buon mercato.

Non sono mancati, inoltre, episodi di particolari efferatezza: nel corso dell’attività è stata scoperta anche una rapina in abitazione commessa nel mese di marzo 2013 ai danni di un pensionato di Trappeto, invalido e non deambulante. I malviventi in quella circostanza, con un inganno, riuscirono ad introdursi nell’abitazione dell’anziano e, dopo avergli coperto il viso con un asciugamano, lo avevano privato del proprio telefono cellulare.

ESPOSITO Bartolomeo è stato tradotto presso la casa circondariale “Ucciardone” di Palermo mentre CASTGLIOLA Giuseppa rimarrà reclusa nel carcere di Agrigento.
ESPOSITO BARTOLOMEO

CASTIGLIOLA GIUSEPPA