Pino Maniaci, manifestazione di solidarietà a Tele Jato (VIDEO)

È commosso Pino Maniaci. All’ennesimo atto intimidatorio gli hanno toccato il cuore. “I suoi affetti”, così chiama Billy e Cheri, i cani della redazione di Telejato ammazzati con del veleno per topi e poi impiccati. Un atto intimidatorio che viene dal basso. “Quella feccia” – così li definisce – che ha sempre combattuto e che adesso torna a farsi sentire. Sono presenti in tanti al sit-in organizzato da Ismaele La Vardera insieme al movimento Addio Pizzo per dimostrare al cronista, impegnato da anni nella lotta alla mafia, che non è solo.

“Quei cani erano parte della famiglia”, racconta commosso. “Stavolta mi hanno colpito al cuore”. A pochi giorni dall’ennesima auto bruciata, Cosa Nostra attacca ancora. E lo fa in un modo brutale, colpendo e affondando il giornalista che da sempre in prima linea promuove la cultura alla legalità. Surreale. Ha 304 querele in capo e una volta un giudice gli disse: “Non sarà la mafia a uccidermi, ma l’antimafia”. Ha ricevuto tante telefonate di solidarietà. Da Renzi, che ironicamente chiama Fonzie, al prefetto Caruso. Un grande assente, o meglio in gran ritardo, il Presidente della Regione siciliana. Maniaci non si è risparmiato neppure con Crocetta e crede sia questo il motivo che ha fatto tardare il suo messaggio di solidarietà.

“Ho pestato le scarpe a qualcuno”. Pino Maniaci ha portato avanti delle inchieste sulla criminalità organizzata. Ha scoperto un giro di droga che riguarderebbe festini a base di cocaina nella Partinico bene e recentemente si è occupato di rapporti poco chiari nella gestione dei beni sequestrati e confiscati alla mafia nel palermitano. È così che, nell’ambito dell’inchiesta sui giornalisti minacciati, coordinata da Claudio Fava, Maniaci è stato ascoltato in commissione Antimafia. Le sue inchieste sono strettamente connesse al lavoro che la commissione stessa sta conducendo sull’amministrazione giudiziaria di Italgas.

Molte le associazioni presenti. Da Addio Pizzo, rappresentato da Daniele Mannarana, agli imprenditori Valeria Grasso e Gianluca Maria Calì – entrambi hanno denunciato il pizzo e sono impegnati nella lotta alla mafia -. Diversi amministratori locali: dal neoeletto sindaco di Misilmeri Rosalia Stadarelli, al senatore m5s Santangelo, fino al segretario del PD di Carini Paolo Virzì. Riccardo Arena, Presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia. Tra i presenti anche il presidente ASP Palermo, Candela. Infine, Scorta Civica Palermo e l’Associazione Libera coordinamento provinciale di Trapani nella persona di Salvatore Inguì. Moltissimi comuni cittadini, inoltre, non sono mancati per mostrare il loro affetto e la stima nei confronti del giornalista.
da Livesicilia
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