CRONACA

Emergenza rifiuti, torna l’incubo, da lunedì disagi nella raccolta

Intanto i dipendente Ato Pa1 non percepiscono stipendio dal mese di ottobre e nessuna tredicesima

I comuni della società d’ambito territoriale ottimale Palermo 1 si apprestano a trascorrere il Natale con i rifiuti dentro casa. Un regalo sgradito preparato dalla Ecoburgos che ha già comunicato alla “morosa” Servizi Comunali Integrati la decisione di non fornire più, a partire dal prossimo lunedì, gli automezzi a noleggio per trasportare la spazzatura in discarica. L’azienda, che fornisce quotidianamente all’Ato ben 14 autocompattatori per garantire lo svuotamento dei cassonetti nel territorio di pertinenza e il conferimento dei rifiuti negli impianti di smaltimento, vanta, dall’Ato Palermo 1, crediti per oltre 2 milioni e mezzo di euro. Troppo dispendioso, continuare ad assicurare mezzi e personale, considerata anche la distanza del sito etneo in cui al momento viene conferita l’immondizia. Mentre il Comune di Carini è autorizzato a scaricare nella vicina Bellolampo, e quelli di Partinico e Terrasini utilizzano rispettivamente gli impianti di Campobello di Mazara e Trapani, dallo scorso primo dicembre, dopo la saturazione degli impianti di Siculiana, la spazzatura di Balestrate, Trappeto, Capaci, Torretta, Cinisi, Montelepre, Giardinello, Isola delle Femmine e Borgetto viene trasportata in contrada Grotte San Giorgio, a Catania. Ciò sta comportando costi notevolmente superiori per il carburante, divenuti insostenibili per la Ecoburgos che, non riscontra da parte degli amministratori dei comuni serviti, la volontà di cominciare a liquidare i debiti accumulati, nei suoi confronti, dalla società d’ambito di cui fanno parte. Infatti, il Commissario dell’Ato Palermo 1 Francesco Lombardo afferma che, l’unico ente locale che ha rispettato l’impegno assunto nell’ultima assemblea dei soci è stato quello di Montelepre, attualmente guidato da una commissione straordinaria. Già 4 giorni fa, il Prefetto Ignazio Portelli, ha disposto il trasferimento di 67 mila euro all’Ato. Tutti gli altri amministratori, peraltro diffidati formalmente da Lombardo, continuano a fare orecchie da mercante e a non versare le dovute somme, continuando ad accumulare debiti nei confronti della società in liquidazione e a comprometterne l’operatività. Da lunedì prossimo, dunque, l’intero territorio della Sicilia occidentale, rischia di sprofondare nell’ennesima emergenza rifiuti. Senza gli automezzi a noleggio, l’Ato Pa 1 resterà con soli 4 autocompattatori a servizio di 11 dei 12 comuni soci. Cinisi, infatti, almeno ancora per qualche altro giorno, continuerà ad operare in regime di 191 vantando del supporto di una ditta esterna. Di contro, la popolazione, trascorrerà le feste tartassata dalle tasse, ma senza servizi efficienti.