Si è svolta oggi presso la splendida cornice del Palazzo dei Carmelitani di Partinico la presentazione del Progetto ERA (Enviromental Risk Assestment).
Il progetto elaborato dall' Ordine Regionale dei Geologi di Sicilia ha visto la partecipazione dei Sindaci, Assessori alla Pubblica Istruzione, funzionari di Protezione Civile dei comuni del comprensorio (Partinico, Balestrate,Trappeto, San Giuseppe Jato, San Cipirello, Giardinello, Terrasini, Cinisi, Capaci, Torretta , Isola delle Femmine, Montelepre, Borgetto) nonche dei Dirigenti scolastici del comune di Partinico.
Gli intervenuti si sono confrontati attorno ad un tavolo tecnico coordinato proprio dall' Ordine Regionale dei Geologi di Sicilia, esprimendo piena soddisfazione e condivisione alla bozza di protocollo presentata dall'ORGS ai comuni e
finalizzata ad una serie di incontri nelle scuole dell'obbligo primarie e secondarie di primo grado di competenza comunale.
Nello specifico è emersa la necessità di far conoscere alle future generazioni, proprio a partire dai banchi di scuola, il contesto geologico del territorio siciliano per meglio comprendere i rischi naturali (sismici, idrogeologici, ecc. Ecc) annessi e quelli indotti dall'attività antropica.
Le amministrazioni una volta approvato lo schema di delibera in giunta programmeranno con i dirigenti scolastici e i geologi del territorio, che svolgeranno a titolo volontario l' attività, gli incontri a partire dal nuovo anno scolastico al fine di inserirli nel POF.
In un periodo in cui la figura del Geologo assume un ruolo fondamentale nella prevenzione e riduzione dei rischi non possiamo non ricordare come nella regione Sicilia 7 comuni su 10 sono a Rischio Sismico e negli ultimi 15 anni si sono verificati circa 80 eventi catastrofici con circa 60 vittime e 3.3 miliardi di euro di danni economici; tale situazione impone oggi più che mai la necessità di fare prevenzione non basandosi più su un modello di intervento post emergenziali e cioè dopo che è avvenuto il disastro, ma su un nuovo modello che è quello di colmare un vuoto culturale impartendo buone prassi di comportamento sulla gestione delle risorse e del rischio di natura sopratutto idrogeologico.
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