Referendum, comunicato stampa di Renzo Di Trapani

Si avvicina sempre più velocemente la data del 4 dicembre, giorno in cui i cittadini italiani sono chiamati ad esprimersi se vogliono mantenere le cose così come stanno oppure se vogliono modificarle per avere un’Italia con un minore numero di parlamentari, con minori costi per la politica, con tempi certi per l’approvazione delle leggi, con regole chiare tra Stato e Regioni, con una maggiore partecipazione democratica.

Il dibattito referendario a cui assistiamo quotidianamente tramite i mass media, tra chi è a favore delle modifiche proposte con il referendum e tra chi è contrario, fa emergere due fronti contrapposti che sono molto eterogenei al loro interno e che rischiano di ingenerare una certa confusione nell’elettorato. Anche a Partinico stiamo assistendo ad uno scenario simile che, per non ingenerare equivoci, necessita di alcune precisazioni. Lo strumento referendario, per sua natura, ha l’obiettivo di chiedere ai cittadini di esprimersi su degli aspetti che riguardano la società nella quale i cittadini stessi vivono; nel caso specifico si è chiamati ad esprimersi sugli aspetti che regolano il funzionamento delle istituzioni. Essendo tale la finalità del referendum, gli strumenti per promuovere le diverse posizioni sono i più vari: forze politiche, comitati spontanei, aggregazioni sociali di vario tipo, singoli cittadini. Nella campagna referendaria, le forze politiche, per la loro organizzazione capillare nel territorio, sono quelle che svolgono un ruolo determinante, demandando alle dirigenze locali il compito di dare attuazione alle decisioni assunte ai vari livelli di rappresentanza.

Il Partito Democratico, come è noto, è impegnato a promuovere il SI al Referendum ed in questa direzione si adopera incessantemente la segreteria provinciale del PD di Palermo, promuovendo una serie di iniziative in tutto il territorio; diverse di queste sono state fatte anche a Partinico mentre l’ultima, molto partecipata, si è svolta proprio ieri pomeriggio a Carini. Il Partito Democratico, per meglio favorire la partecipazione dei cittadini, ha promosso l’attivazione dei Comitati BASTA UN SI. A Partinico è operativo dallo scorso mese di maggio, con sede nella via Roma n. 42, il Comitato PARTINICO DICESI costituito su iniziativa di diversi esponenti del PD riconducibili al segretario nazionale Matteo Renzi (AreaDem, Giovani Democratici, Big-Bang), del gruppo consiliare Prospettiva Comune, con i consiglieri Michele Chimenti, Salvatore Rappa, Mauro Lo Baido, Gianfranco Lo Iacono, di liberi cittadini e di diversi esponenti impegnati in politica e nel sociale.

E’ noto a tutti che all’interno del Partito Democratico nazionale si è sviluppata una ampia discussione sul Referendum Costituzionale che ha portato diversi esponenti dell’area minoritaria della sinistra a schierarsi apertamente per il No, mentre altri hanno avviato un percorso di approfondimento che li ha portati a comprendere la bontà della proposta referendaria ed a schierarsi per il SI, manifestando il loro sostegno attraverso dei comitati denominati La Sinistra per il SI. Se lo spirito referendario, consentendo la massima libertà a ciascuno di manifestare il proprio sostegno con le modalità che si ritengono le più opportune, crea situazioni, come quella di Partinico, in cui il sostegno alla riforma costituzionale arriva da più parti, non sembra ipotizzabile alcuna modifica della visione politico amministrativa del Partito Democratico che non può che continuare su un dualismo perfettamente distinto.

Comunicato Stampa,

Renzo Di Trapani,

Esecutivo Provinciale del Partito Democratico di Palermo

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