CRONACA

Strade colabrodo a Partinico, buche come voragini: automobilisti e centauri rischiano

Strade colabrodo, tombini-trappola e marciapiedi dissestati: a Partinico le insidie per automobilisti, centauri e pedoni arrivano da ogni parte. Ne sono testimonianza le decine e decine di cause che ogni anno vengono intentate nei confronti del Comune che rischia seriamente di vedersi travolto dalle cause dove spesso soccombe e che si tramutano nel tempo in debiti fuori bilancio.

L’ultimo episodio si è verificato proprio questo pomeriggio in via Vecchia di Borgetto, a qualche decina di metri di distanza dal grave incidente dei giorni scorsi che ha coinvolto un ragazzino di 15 anni. Una donna, alla guida di una Fiat Panda, è incappata in una buca sull’asfalto di almeno una quindicina di centimetri, come testimonia la foto scattata dalla nostra redazione.

Risultato: per il veicolo sospensione danneggiata e auto bloccata in mezzo la strada e impossibilitata a ripartire. A questo punto inevitabile sarà la richiesta di risarcimento danni e da vedere come l’Avvocatura comunale si pronuncerà, cioè se procedere ad una transazione (un accordo tra le parti) oppure andare in causa.
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Se dovesse verificarsi la seconda ipotesi quasi certamente il municipio soccomberà e il danno riconosciuto si trasformerà in debito fuori bilancio. Debiti questi che davvero costano cari al Comune, e quindi ai cittadini che alla fine pagano di tasca con le loro tasse, spese processuali e more comprese. Un caso su tutti rischia oltretutto di “sbancare ” le finanze del municipio: è la vertenza intentata dai familiari di Pietro Paladino che hanno chiesto qualcosa come 800 mila euro per l’incidente del 2009 in cui perse la vita proprio l’ex consigliere comunale.

Uno scontro frontale che, secondo alcune ricostruzioni, sarebbe stato frutto della cattiva manutenzione della strada che dalla provinciale 2 imboccava verso la diga Jato. Già recentemente, tra le polemiche, il consiglio comunale è stato chiamato a riconoscere ben 700 mila euro di questi debiti.