Analisi Rifiuti: i rifiuti non sono tutti uguali

Secondo il ministero dell’ambiente, si definiscono “rifiuti” gli oggetti e le sostanze che discendono dalle attività umane di cui la gente si disfi o sia tenuta a disfarsene dalla legge”.

La loro classificazione è la seguente:

I rifiuti speciali: sono quelli derivanti dalle lavorazioni industriali, quelli prodotti in seno alle attività sanitarie ed i macchinari obsoleti non più utilizzabili o dismessi. Tra questi ci sono anche i rifiuti speciali pericolosi, definiti tali perché altamente inquinanti come i solventi e gli oli esauriti (sia vegetali che chimici), gli scarti dei processi chimici come quelli residuanti dalla raffinazione del petrolio, gli scarti della produzione tessile e di quella conciaria nonché i rifiuti chimici.

I rifiuti urbani: tutti i rifiuti domestici, compresi quelli vegetali provenienti dalla manutenzione delle aree verdi e quelli raccolti durante la pulizia delle strade. Un sottotipo dei rifiuti urbani, sono quelli pericolosi che contengono sostanze ritenute pericolose, appunto, come i medicinali scaduti e le pile esaurite.

L’analisi dei rifiuti cos’è e a cosa serve

L’analisi del rifiuto è il momento fondamentale che precede lo smaltimento senza il quale quest’ultimo non potrebbe avvenire per il meglio. Si tratta, infatti, di analizzare il rifiuto valutando la pericolosità sulla base della sua composizione chimica per individuare le modalità di smaltimento migliori.

L’analisi avviene da una parte con la collaborazione del soggetto che ne richiede lo smaltimento, il quale fornisce documentazione di cui è in possesso e, dall’altra, grazie alle conoscenze tecniche sul materiale stesso (informazione tratta da Gruppo Maurizi).

Con queste informazioni “teoriche” e con le analisi vere e proprie fatte sui campioni, viene dato un giudizio relativo alla tipologia del rifiuto da smaltire ed alla sua pericolosità in modo da individuare il percorso di smaltimento più idoneo.

Quando si tratta, per esempio, di individuare la presenza di amianto in un rifiuto si procede alla Mappatura dell’intera struttura e dell’ambiente circostante, poi si passa al campionamento ed all’analisi vera e propria del materiale per valutarne il rischio. Al termine della procedura, si indica come procedere per mettere in sicurezza il rifiuto pericoloso e smaltirlo.

Conoscenza e corretto smaltimento dei rifiuto

Ribadirlo non guasta mai: i rifiuti non sono tutti uguali e per questo non possono essere smaltiti tutti allo stesso modo. Poiché ne esistono di realmente pericolosi per la salute umana e per quella dell’ambiente attorno, diventa fondamentale un corretto smaltimento che non può prescindere da una fase di analisi che venga fatta da esperti del settore che operino con la massima diligenza e professionalità. Assolutamente no al fai da te: i rifiuti non possono essere semplicemente “gettati”, anche il più comune cambio d’olio alla propria auto, richiede un corretto smaltimento della massa oleosa che provocherebbe danni irreparabili all’ambiente.