AMBIENTE

Mediterraneo e maremoti, nasce il SIAM: un nuovo sistema di allertamento nazionale

L’Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) che collabora con il Centro Allerta Tsunami (Cat), l’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e il Dipartimento della Protezione civile (che coordina il Siam) si sono uniti per dare luce al Siam, un nuovo sistema di allertamento nazionale in caso di maremoti. Il siam monitorizzerà in tempo reale i dati e in caso di tsunami ne valuterà forza e intensità. Ricordiamo che la Sicilia, la Calabria, la Liguria e altre regioni italiane non sono esenti, basta dare un’occhiata alla storia, dall’insorgere di maremoti; dal 79 d.c ad oggi se ne contano ben 72 di varia intensità. Il più terribile tsunami del Mediterraneo, registrato fino a oggi, fu quello del 365 d.c. Ricordiamo recentemente anche l’attività registrata dal vulcano sottomarino Marsili, situato a circa 140 km a nord della Sicilia e 150 km a ovest dalla Calabria. Il Marsili con i suoi tremila metri d’altezza e un cratere che si trova a soli cinquecento metri dal livello del mare, è il più grande vulcano sottomarino europeo e potrebbe rappresentare una seria minaccia. Lo scorso anno ha causato forti scosse. Il grado di pericolosità è oggetto di studi.

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