Lavoro

Partinico, la “guerra” dei rifiuti con i sindacati: “Nessun rischio licenziamento”

Gli operai dipendenti dell’Ato Palermo 1 addetti alla raccolta dei rifiuti a Partinico rischiano davvero il posto di lavoro? No secondo il Cildi, il sindacato che li sta affiancando in una “guerra” con la società d’ambito per ottenere il regolare pagamento degli stipendi. Le parole del commissario dell’Ato, Natale Tubiolo, nei giorni scorsi sono state abbastanza eloquenti: ha evidenziato infatti che avrebbe già avanzato ben tre provvedimenti disciplinari e questo significa che, in base al contratto collettivo nazionale di lavoro, potrebbero essere licenziati in tronco senza alcun preavviso.

Dunque in 33 rischierebbero il posto di lavoro ma il sindacato smentisce: “Ma quando mai – sostiene il segretario provinciale del Cildi di Palermo, Nino Bignardelli (nella foto) -. Anzitutto ai lavoratori è arrivato un solo provvedimento disciplinare che è stato impugnato davanti all’ufficio provinciale del Lavoro, quindi di fatto sospeso e non efficace almeno sino a quando non sarà convocato il collegio di conciliazione dell’arbitrato. Non so se in questi giorni è stato avanzato dall’Ato un altro provvedimento disciplinare ma di sicuro non sarebbero tre”.

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I lavoratori sono in astensione dallo scorso lunedì 12 giugno e la città è sommersa dalla spazzatura in ogni angolo. Rivendicano il diritto allo stipendio e ne contano tre arretrati. Neanche la promessa di questi giorni che arriverà un pagamento ha convinto gli operai a tornare al lavoro.

Bignardelli comunque lascia intendere che non si faranno intimorire da questo paventato e fantomatico rischio licenziamento: “Semmai dovessero arrivare altri provvedimenti disciplinari – ribatte – mi rivolgerò direttamente al giudice del lavoro. Questo per avere una sentenza che non può che dare ragione a questi lavoratori a cui per la prestazione effettuata non viene garantito il diritto allo stipendio”.