AMBIENTE

Partinico, a fuoco discarica abusiva di via Mulini: città avvolta da un’immensa nube nera (VIDEO)

Una densa nube nera a sovrastare per ore Partinico. Con effetti che sicuramente non saranno stati benevoli per l’ambiente. Scena davvero “apocalittica” nel primo pomeriggio di oggi a Partinico dove per ore ha bruciato una megadiscarica abusiva in via Mulini, nel terreno di proprietà comunale dove un decennio fa si era progettato di realizzare una piscina pubblica. Tantissima la paura tra i residenti della zona, essendo molto popolata: decine di abitanti si sono riversati in strada e non solo perchè la loro casa è stata lambita dalle fiamme.

In altri casi infatti la paura era quella di potere rimanere intossicati considerata la coltre nera che si sprigionava dal devastante incendio. Fortunatamente non si è registrato alcun danno alle abitazioni e nessun ferito ma per diverse ore le case circostanti, sino ad almeno un raggio di un centinaio di metri, sono rimaste vuote. Troppo pesante il tanfo maleodorante che si avvertiva in zona ma soprattutto la paura era quella di respirare aria inquinata.

Nella discarica abusiva infatti vi era di tutto: non solo sfalci di potatura, che vengono temporaneamente accatastati dagli operai del Comune in attesa del definitivo smaltimento, ma abusivamente vengono anche abbandonati pneumatici esausti, elettrodomestici, rifiuti urbani e speciali di ogni tipo. Soprattutto i copertoni avevano raggiunto un’incredibile quantità e proprio il loro incendio ha provocato lo svilupparsi della nube nera.

Questo tipo di rifiuto è notevolmente pericoloso in quanto sprigiona gas nocivi come diossina e formaldeide. A seconda della ventosità e delle particolari condizioni ambientali è possibile che questi gas si siano spinti nella vasta area abitata che costeggia l’area di via Mulini. Per avere ragione delle fiamme sul posto si sono recati vigili del fuoco, polizia, vigili urbani e protezione civile con al seguito un’autobotte di proprietà comunale. Le celeri operazioni di spegnimento del rogo hanno permesso di evitare soprattutto che dal rogo potessero essere avvolte le abitazioni circostanti che si affacciano proprio sull’ampio terreno di via Mulini di circa mille metri quadri.

L’incendio è di probabile origine dolosa. Ad alimentare le fiamme la folta sterpaglia che circonda tutta l’area che oramai da anni è totalmente lasciata al degrado e all’incuria. Oltretutto qualche anno fa si verificò il furto del cancello d’ingresso del terreno e quindi oggi chiunque con tranquillità può accedere. Nell’arco dell’anno i rifiuti abbandonati diventano un’enormità sino a raggiungere davvero grandi volumi. Non è la prima volta che scoppiano incendi di questa portata nell’area abbandonata di via Mulini: ogni estate puntualmente si verifica almeno un incendio di grosse proporzioni in zona.

E pensare che quest’area doveva diventare già una quindicina di anni addietro una piscina intercomunale. Infatti era stato siglato un accordo tra Comune e Provincia per realizzarvi l’importante opera che era stata anche inserita nel piano triennale delle opere pubbliche di Palazzo Comitini. Poi tutto è sfumato ed oggi quest’area si è ridotta a ricovero temporaneo di rifiuti ingombranti. Ed ancora oggi la città sogna la sua piscina pubblica.

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