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Taglio ore a 62 contrattisti del Comune di Terrasini: finanze in rosso, dubbi sulla legittimità

Prima erano in 4, ora sono in 62. Tanti sono i contrattisti del Comune di Terrasini che dallo scorso 1 luglio si sono visti decurtare il non certo già ricco stipendio. Motivo? Si è scoperto che il Comune ha un deficit di non poco conto. Sarebbe stata la Corte dei Conti ad avere informato il governo cittadino di questo bilancio in rosso dopo avere effettuato una verifica sul rendiconto 2014.

I magistrati contabili sostengono che in realtà in questo esercizio finanziario il reale avanzo di amministrazione, vale a dire la differenza tra attivo e passivo, è pari soltanto a 1,2 milioni di euro e non a 4,7 milioni come invece venne all’epoca certificato. “Un disallineamento di 3,5 milioni circa che determina la rettifica del rendiconto del 2015, oltre a quello del 2015 e 2016, – scrive la Responsabile del Servizio Risorse umane, Giuseppa Vitale – con probabili squilibri che devono trovare immediata copertura in itinere, dal momento che ad oggi non è possibile redigere ed approvare il bilancio di previsione 2017-2019″.

A pagare il conto saranno quindi 62 contrattisti che dovranno fare a meno di qualche ora settimanale che alla fine del mese si traduce in 100 o anche 200 euro. Tagli pesanti per buste paga che non arrivano neanche a mille euro. “Stiamo comunque parlando di tagli di ore che sono integrative – precisa il segretario generale del Comune, Cristofaro Ricupati, artefice di questa cura dimagrante per il Comune in quanto anche capo area agli Affari generali – perchè il contratto base di 18 ore non viene per nulla toccato”.

La decurtazione avrà effetto dall’1 luglio e sino al 31 agosto. Poi il Comune sarà chiamato a fare nuovamente una scelta. La manovra in questi due mesi riuscirà a portare alle casse del Comune un risparmio di circa 35 mila euro. “Soltanto 4 contrattisti sui 66 in totale di questo bacino – evidenzia Ricupati – avranno mantenute le ore e in alcuni casi aumentate ma solo per reali necessità di questo ente per alcuni uffici che sono assolutamente carenti come la Ragioneria e l’ufficio contenzioso”.

In questo versante al Comune di Terrasini vi erano già state pesantissime polemiche perchè il taglio delle ore era già stato praticato a 4 contrattisti da aprile a giugno. la motivazione che fu data allora era quella che era necessaria “una redistribuzione delle ore sulla base delle necessità dell’ente in altri uffici più carenti”. Adesso arriva quest’altra scure che investe quasi tutto il personale contrattista. Inevitabile si alza la polemica con Cgil, Uil e Csa che promettono battaglia:

“Riteniamo inopportuno che l’amministrazione operi qualsiasi taglio all’orario di lavoro di tutti i dipendenti, – scrive in una nota il segretario provinciale della Cgil Funzione pubblica Lillo Sanfratello – in quanto è stato consolidato nel tempo ed è stato pure oggetto dell’intervento della Regione, da come si evince dalla legge regionale 9/2015 che all’articolo 14 recita evidenzia che i contratti di lavoro subordinato a tempo determinato prorogati, non possono essere oggetto di modifiche relative all’inquadramento giuridico ed economico in quanto la proroga conferma lo stato giuridico ed economico come consolidato nei contratti in essere”.

Al di là di questo braccio di ferro pare però che davvero per il Comune non siano tempi d’oro sul piano finanziario. Ci sarebbe anche un documento del ministero dell’Economia e delle Finanze che attesta, a concluso dell’atto ispettivo effettuato al municipio nel giugno del 2016, che “la spesa del personale non è in linea con l’obbligo di riduzione progressiva e costante della stessa sicché l’effettiva provvista finanziaria che il bilancio può sostenere alla luce delle misure correttive adottate implica una necessaria razionalizzazione e contrazione di essa”.