CRONACA

Partinico, militante di Rifondazione arrestato al G20 di Amburgo: confermato il fermo

Ore di angoscia a Partinico per uno degli “storici” militanti della sinistra: Emiliano Puleo, 30 anni, esponente di Rifondazione Comunista, da giorni è trattenuto dalla polizia ad Amburgo per i disordini che si sono registrati nel corso del G20. Nel frattempo alcuni sono stati rilasciati, il militante partinicese e qualche altro invece sono ancora in stato di fermo.

Soltanto ieri la notizia è emersa anche perchè non ci si può mettere in contatto direttamente con l’esponente di Rifondazione e con tutti gli altri fermati. Ad aggiornare sulla situazione è Eleonora Forenza, europarlamentare di Sinistra Europea, presente alle manifestazioni contro il G20 e anche lei fermata dalla polizia e poco dopo rilasciata. Second0 quanto riferito Puleo ed altri manifestanti in realtà sarebbero stati fermati dalla polizia non durante le manifestazioni ma bensì mentre rientrava in ostello.

Secondo quanto sostiene la parlamentare Puleo farebbe parte dei 6 manifestanti a cui è stato confermato il fermo: è stato trasferito in altra struttura rispetto a dove in questi primi giorni è stato trattenuto. A quanto pare il militante partinicese si troverebbe sempre ad Amburgo nel carcere di Billwerder. Addirittura le autorità tedesche avrebbero negato l’ingresso e la visita del console italiano: “Ora andiamo a Billwerder – è l’ultimo messaggio di Eleonora Fiorenza inviato all’alba di questa mattina – a riprenderci i nostri compagni e a chiedere libertà per Emiliano Puleo e tutti gli altri a cui avevano confermato il fermo nei giorni scorsi”.

Nelle ultime 24 ore ci sono stati nuovi scontri ad Amburgo dopo le cariche al corteo dello scorso giovedì sera. In base ad un bilancio stilato dal governo tedesco sarebbero 196 gli agenti feriti e 100 i manifestanti fermati dalle forze dell’ordine in 48 ore. Incidenti si sarebbero verificati con auto bruciate e barricate realizzate con i cassonetti per i rifiuti e biciclette. Dalle notizie che filtrano sarebbero anche stati danneggiati i negozi e la sede della Procura nel distretto di Altona.

Anche venerdì la polizia tedesca ha usato i cannoni ad acqua contro i partecipanti a un sit-in organizzato sulla strada che il presidente Usa Donald Trump doveva percorrere per raggiungere la sede del vertice. La protesta è esplosa perchè i manifestanti dicono “no” alle politiche dei paesi più ricchi del mondo. Il loro motto è “Solidarietà senza frontiere invece del G20”. Questo fronte ha sempre sostenuto di volere mettere in atto “una dimostrazione anti-capitalista internazionale”, per trasformare “Amburgo in un luogo di resistenza contro tutte le nuove autorità del capitalismo”.

Alla conferenza stampa che si è tenuta prima della manifestazione gli organizzatori avevano denunciato la polizia di “criminalizzare” il collettivo prima ancora che la marcia iniziasse e avevano assicurato che se la polizia non avesse adottato misure preventive nei loro confronti la manifestazione si sarebbe conclusa senza disordini.

Intanto in una nota i Giovani Comunisti sostengono di essere stati attaccati senza alcun motivo dalla polizia: “I manifestanti sono stati improvvisamente fermati e perquisiti dalla polizia, trascinati e trattenuti in commissariato senza sapere perché, sono rimasti isolati senza poter parlare con i propri cari per giorni”. Intanto è stato lanciato l’hashtag #EmilianoLiberoSubito.

Duro il commento del circolo di Rifondazione Comunista di Partinico: “Il nostro compagno Emiliano, insieme ad altri manifestanti, – si legge in una nota – è stato fermato ed è trattenuto dalla polizia senza alcun motivo valido e senza alcuna prova di reato. Evidentemente la fallimentare gestione dell’ordine pubblico ha determinato la necessità di trovare un capro espiatorio. Certi dell’infondatezza delle accuse, stiamo facendo e continueremo a fare di tutto per riportare al più presto Emiliano a casa, anche mediante l’impegno dei dirigenti nazionali del partito della Rifondazione Comunista, della nostra europarlamentare Eleonora Forenza e del deputato di Sinistra Italiana Erasmo Palazzotto, che sono in costante contatto con l’ambasciata d’Italia a Berlino e il consolato generale ad Hannover per accelerare i tempi del rilascio”.