AGRICOLTURA

Vino d’eccellenza a Castellammare del Golfo, azienda premiata con due ori

Due medaglie d’oro conquistate grazie ad un nero d’Avola e ad un grillo: doppio e prestigioso riconoscimento per l’azienda vitivinicola di Simone Magaddino di Castellammare del Golfo che ha incassato ben due ori al concorso enologico internazionale organizzato dall’associazione nazionale “Città del Vino” denominato ‘Selezione del Sindaco’.

I vini dell’azienda castellammarese premiati a Montefalco, in provincia di Perugia, sono un rosso ed un bianco frutto della vendemmia 2016: un Nero d’Avola Igt 2016 e un Grillo Igp 2016 selezionati tra i circa 1.200 vini d’alta qualità passati al vaglio di 12 commissioni internazionali che hanno assegnato le medaglie. Si tratta di un concorso al quale oltre alle cantine che propongono vini di qualità partecipano anche i Comuni di appartenenza delle aziende concorrenti provenienti dall’Italia e dall’estero.

“Ci congratuliamo con l’azienda vitivinicola Magaddino per il prestigioso risultato raggiunto a poco tempo dall’avvio dell’attività – affermano il sindaco Nicolò Coppola e l’assessore Maurizio Paradiso -. È una grande soddisfazione per l’intera città di Castellammare poiché le due medaglie d’oro ottenute dall’azienda sono state vinte tra oltre un migliaio di vini provenienti dall’Italia e dall’estero in un concorso che mette al centro i territori e i prodotti migliori, dunque dimostra e premia la qualità con un crescente riconoscimento per i nostri vini. Ne siamo fieri perché l’eccellenza enogastronomica deve valorizzare i prodotti tipici raccontando la nostra tradizione e contemporaneamente, come è giusto che sia per le aziende che vogliono stare al passo con i tempi, prestare attenzione all’innovazione con ottimi risultati degli imprenditori sulla qualità dei prodotti come nel caso dell’azienda Magaddino che al primo anno di attività ha già registrato un ottimo riscontro nelle province di Trapani e Palermo”.

La cantina di Simone Magaddino è un’azienda a conduzione familiare di circa 70 ettari a Balata d’Inici, gestita con il fratello Giuseppe e con la sorella enologa Mariangela. Una startup con certificazione biologica portata avanti dai giovani fratelli trentenni con una produzione di circa 8-9 mila quintali d’uva e venticinquemila imbottigliamenti circa.